Ogni persona non dovrebbe sopravvivere agli stessi figli perché, in seguito ad un simile avvenimento ne deriverebbe una atroce sofferenza e senso di smarrimento e di impotenza. Di mancanza. Ma nel caso un figlio dipendesse assolutamente della esistenza di uno dei genitori, per avere a sua volta una esistenza dignitosa, questa “regola” verrebbe meno. Cosa potrebbe un genitore auspicare che il “destino” riservasse a questo incrocio di vite? Come affronteresti questo tipo di “paradosso” esistenziale?