Si ragazzi è ufficialmente cominciata. Torino in serie A, Perugia e Salernitana in B non sono iscrivibili ai loro rispettivi campionati. Per ora. A carico di Messina e Genoa (in A) e Crotone (in è in corso una verifica dei documenti da passare alla Covisoc. Altre dieici società di C1 e C2, a vario titolo, sono più fuori che dentro i campionati e sono: Fidelis Andria, Foggia, Gela, Reggiana e Venezia (C1); Como, Pro Vasto, Sora, Vis Pesaro e la neo promossa Canzese (C2). E in più c’è anche la Cavese (C2) che deve sistemare la sua situazione proprietaria, visto che ha cambiato il maggiore azionista.
Andiamo con ordine. Alla Lega di Milano la riunione del direttivo sui conti è filata via più liscia del previsto. Con un solo avviso-choc del vicepresidente di Lega Massimo Cellino: "Come sapete oggi una squadra non ce l’ha fatta. Se il Perugia è fuori? Sì". I conti del Perugia sono veramente disastrosi: 24 milioni di Irpef non pagata e 11 milioni di mora a carico; più altri 6 milioni di euro di stipendi da pagare ai calciatori e agli altri dipendenti. Con una aggiunta velenosa dello stesso Cellino: "E questa situazione non è colpa di Alessandro Gaucci". Per chiamare in causa le responsabilità di Big Luciano. Sul Torino, che ha appena finito di festeggiare la promozione in serie A, peserebbe il macigno di 30 milioni di Irpef arretrata.
E la scadenza con l’Agenzia delle entrate era fissata il 29 giugno. Stesso problema fiscale per la Salernitana, ma di entità finanziaria minore. Il Genoa, invece, ha mandato le ricevute di pagamento, che ora verranno esaminate. Così come il Messina s’è affrettato a inviare il «concordato» con l’Agenzia autonoma delle entrate della Regione Sicilia: una procedura particolare. Per il Crotone (serie , di cui si erano evidenziate alcune difficoltà, la situazione starebbe volgendo al sereno, con un aumento di capitale da certificare in Covisoc.
Adesso toccherà alla Covisoc fare gli straordinari per controllare i conti. A proposito dei controlli, ecco i prossimi appuntamenti: il 4 luglio c’è il primo stop di calciomercato (che prosegue fino al 31 agosto) e la Covisoc farà i propri controlli. Il giorno dopo, il 5 luglio, è il termine ultimo per varare gli aumenti del capitale sociale da perfezionare entro il 31 dicembre. Il 9 luglio la Covisoc comunica alla Figc chi è in regola e chi no con le iscrizioni ai campionati. Il 12 luglio è il termine ultimo per appellarsi alla Coavisoc (secondo grado di verifiche). La stessa Coavisoc il 14 luglio certifica al Consiglio Federale, che si riunisce il 15, il proprio "parere tecnico vincolante".
(Gezzetta dello Sport)