Sono appena giunto a questa conclusione: noi siamo ciò che pensiamo di essere. Se pensiamo di star passando un periodo di merda, spesso siamo giù, parliamo poco, usciamo poco. Se avessimo la possibilità di uscire da noi stessi per un attimo e di osservare la situazione da fuori ci potremmo accorgere che in realtà non è cambiato nulla rispetto a quando le cose andavano bene. O che, se è cambiato qualcosa, comunque la situazione non è disperata. Se penso che sono un fancazzista sto tutto il giorno svogliato e non faccio niente di buono. Se penso di essere un ragazzo in carriera mi faccio il culo giorno e notte e raggiungo risultati. Se mi sento figo mi lascio andare e trovo una ragazza. Se mi sento un cesso sto in disparte e non trovo un cane. E' tutto così. E allora mi chiedo: che minchia viviamo a fare? Basta pensare di vivere e già stiamo vivendo.