...le stesse parole, lo stesso monologo propagandistico. Anche lui ha il buco per la chiavetta, da qualche parte...
(Da Repubblica)
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Berlusconi: "Regime autoritario
se nel 2006 vincerà la sinistra"
ROMA - Il leader della Cdl rilancia l'idea del partito unico di destra e lo indica come l'unico baluardo contro la svolta "autoritaria" di sinistra. In un messaggio inviato al convegno organizzato dalla fondazione Free su "Il riformismo nella Casa delle liberta", il presidente del Consiglio ribadisce la linea politica per arrivare alle elezioni politiche del 2006.
Il messaggio di Berlusconi comincia con la valutazione della strategia di Forza Italia dalla sua costituzione fino al Governo. "Forza Italia, fin dalla sua fondazione, ha dispiegato la propria azione politica sulla base di alcune scelte di fondo - dice il presidente del Consiglio - Prima tra esse la necessità di evitare che il potere venisse conquistato da uno schieramento politico dominato dai vetero e post-comunisti, portatori di una visione autoritaria della società e dello stato, fautori di una concezione dirigista dell'economia, animati da un giustizialismo volto a criminalizzare l'avversario politico, considerato alla stregua di un nemico da distruggere".
Poi l'avvertimento a non abbassare la guardia:"Questa minaccia, che incombeva in modo drammatico nel 1994 - aggiunge Berlusconi - può riemergere più forte ancora oggi qualora, se alle elezioni politiche del 2006 la sinistra conquistasse il potere statale dopo aver conquistato quello regionale: ci troveremmo allora di fronte al rischio di un futuro illiberale e autoritario".
Berlusconi ribadisce l'impegno suo e della formazione politica di sua creazione: "Per parte nostra, sin dal momento della fondazione di Forza Italia, ci siamo sempre proposti di creare le condizioni che favorissero il nascere di una grande formazione politica moderata e riformista. La grande novità di Forza Italia infatti - osserva il premier - è proprio quella di aver superato lo storico steccato fra laici e cattolici, e di aver impegnato la nostra azione politica su valori condivisi, in primo luogo il garantismo, la tutela della persona, la sussidiarietà, il pluralismo sociale e culturale".
Da qui la svolta attuale per la fondazione di un partito unico della destra: "In coerenza con questa ispirazione - ricorda Berlusconi - abbiamo avanzato la proposta di costruire, con la necessaria gradualità, un soggetto politico unitario, capace di aggregare Fi, An, Udc, Repubblicani, i liberali e tutti coloro che non sono schierati con la sinistra, in modo tale da favorire un salto di qualità per la nostra alleanza che porti il bipolarismo verso lo sbocco naturale del bipartitismo. Si è trattato e si tratta di una proposta costruttiva volta a superare anche la conflittualità interna alla coalizione che è una delle cause dei risultati delle recenti elezioni regionali".
Infine l'affermazione della centralità della Lega nella coalizione: "Siamo convinti - prosegue il presidente del Consiglio - che si tratti di un progetto valido, che va costruito con la necessaria gradualità, ma che può rappresentare un grande elemento di innovazione. E' evidente che questo nuovo soggetto dovrà allearsi anche con altre formazioni politiche, in primo luogo con la Lega e il Nuovo Psi".
Flucro di ogni innovazione e iniziativa nell'area di destra resta comunque Forza Italia: "Punto di partenza di questo percorso è il rilancio politico, organizzativo, culturale di Forza Italia - è la tesi di Berlusconi - proprio perché con una sua affermazione essa assicuri la vittoria della Cdl e renda possibile la costruzione di un grande partito unitario. La Cdl e Forza Italia in primo luogo, si è impegnata con forza sul terreno del riformismo. In questa direzione è andata la nostra azione di governo, con la riforma del mercato del lavoro, la riforma delle pensioni, la riforma della scuola, la riforma dell'ordinamento giudiziario, la riforma federale".
Il leader della Cdl ha concluso ribadendo la tesi di una sinistra massimalista: "Contro questo nostro impegno - conclude Berlusconi - il centrosinistra ha sviluppato una opposizione frontale di tipo massimalista, che colloca il centrosinistra su posizioni molti distanti da un'autentico riformismo".
(7 luglio 2005)
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