Il curioso paradosso dell'Occidente pare diventerà proprio questo.
Per continuare a essere liberi, bisognerà essere meno liberi.
La tendenza ormai è chiara, l'orientamento va in quella direzione.
La comunicazione libera, per continuare ad essere libera, diventerà meno libera. E le limitazioni alla comunicazione non sono che un aspetto. Di conseguenza saremo liberi ma meno liberi.
Le giustificazioni ci sarebbero tutte, sembrano fondate, e i media (che fanno da sempre da grancassa ai governi) le fanno rimbalzare ad arte.
Come andrà a finire non lo so.
Per quanto mi riguarda, mi viene alla mente un ricordo di quando ero imberbe studentello delle superiori, in epoca pre-caduta del Muro.
In un tema il cui svolgimento rimandava ai confronti tra le forme di governo nella storia, ricordo che ebbi a scrivere "la differenza tra la nostra società capitalista e la società comunista, fondamentalmente si riduce al fatto che noi siamo liberi di consumare"...
Era, già allora, un pensiero troppo radicale, certamente connesso a quel modo di vedere le cose a tinte forti di quando si è troppo giovani e sembra tutto o bianco o nero.
Con il tempo ci si accorge poi che la realtà è più sfumata, e che il mondo lo si può dipingere con infinite sfumature di grigio...
Ma allora la pensavo così, il potere, bianco o nero che fosse, non mi pareva dissimile nelle sue manifestazioni.
Quando il tema mi fu riconsegnato, qualche giorno dopo, la professoressa di italiano mi chiamò alla cattedra.
Questa era una donna severa, nubile, cattolicissima, allora sulla cinquantina, tanto grifagna nell'aspetto quanto impeccabile nel vestire.
Ma non priva di onestà intellettuale e di apertura mentale.
Mi guardò severamente indicando quella frase (che aveva sottolineato) e mi chiese, con un rarissimo mezzo sorriso:"Ma la pensi veramente così?"
Feci di sì con la testa, senza aprir bocca...
Lei sospirò e mi disse, quasi sottovoce "Non condivido, ma credo tu non abbia tutti i torti"
Mi consegnò il compito.
Mi aveva dato il massimo dei voti.
Sono passati parecchi anni, ma da qualche tempo quella mia lontana e azzardata frasetta mi ronza nella testa, e i parcheggi domenicali pieni dei centri commerciali, come pure il fatto che siamo sempre meno cittadini e sempre più elettori me la riportano ogni volta alla mente, e con una piega amara...