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  1. #1

    La casa dalle finestre che ridono

    l'altro giorno avevo registrato questo film che hanno trasmesso su canale 5 all'una e mezza di notte.
    L'ho visto ieri sera: assolutamente fantastico!!!! VVoVe: VVoVe: VVoVe:
    Erano anni che non vedevo un film horror degno di tale nome.
    Nella cinematografia italiana dei film horror lo metto dietro solo a Profondo rosso di Dario Argento....

  2. #2
    Già sentito ma mai visto.
    Trama?
    Un bacio può cambiarti la vita. Non sempre in meglio.
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  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di figaro
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    Vero. Visto anni fa. E' uno dei pochi horror che, a mia memoria, mi hanno intrigato.

    Poi con quel fascino nature: i protagonisti non sono belloni divi del cinema. Lui c'ha un fisico da impiegato del catasto.

  4. #4
    il filme è di Pupi Avati ed è del '76.
    La trama (presa da uno dei tanti siti in rete che ne parlano) è
    <<Stefano, un giovane maestro di restauro, è convocato in un suggestivo paese padano per riportare alla luce un affresco situato in una piccola chiesa. Si tratta della raffigurazione del martirio di San Sebastiano, opera ultima di Buono Legnani, un pitto pazzo denominato "delle agonie" perchè amava ritrarre i morenti. Ben presto, però, qualcuno sembra non gradire la presenza del nuovo venuto. Incubi e misteri orribili legati all'esistenza del pittore e alla casa che lui aveva abitato cominciano a prendere forma. Riemerge un passato di morti violente e nuove vittime riaprono un oscuro cammino di sangue. Tra riti magici e follia riecheggiano ovunque le urla di chi soccombe e di chi, ancora, è posseduto dalla più malsana delle passioni. Una splendida, spaventosa storia gotica per un piccolo-grande capolavoro dell'horror italiano. >>

    Tra gli sceneggiatori c'è anche Maurizio Costanzo (anche se non ce lo vedo proprio!

    La recensione (tratta da "Il Mereghetti - Dizionario dei film 2002 ©" di Paolo Mereghetti, ed. Baldini & Castoldi) dice
    << Horror di ambientazione padana, originale e realmente inquietante. Un restauratore (Capolicchio), alle prese con un macabro San Sebastiano di un artista locale, soprannominato «il pittore dell'agonia», scopre un passato di riti satanici e sacrifici umani che sarebbe stato meglio non riaprire.

    Il climax non delude le attese, e il finale è assolutamente non convenzionale. Gianni Cavina e Maurizio Costanzo hanno collaborato alla sceneggiatura
    >>


  5. #5
    e' una palla di proporzioni cosmiche, assolutamente privo di pathos, noioso, apatico, raccomandato al posto del sonnifero.

    l'unica cosa che rende bene e' il caldo e l'appiattimento psicologico di certi paesini della bassa del Po...


  6. #6
    Utente di HTML.it
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    260
    fa' cagare...
    è mortalmente noioso... e privo di qualunque cosa...
    mamma mia checchifo...
    ciao ciao... forse un giorno...

  7. #7
    [supersaibal]Originariamente inviato da GattoBastardo
    l'unica cosa che rende bene e' il caldo e l'appiattimento psicologico di certi paesini della bassa del Po...

    [/supersaibal]
    Terrone!
    Un bacio può cambiarti la vita. Non sempre in meglio.
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  8. #8
    [supersaibal]Originariamente inviato da Zero G
    Terrone! [/supersaibal]
    et ed la basa?

  9. #9
    [supersaibal]Originariamente inviato da GattoBastardo
    et ed la basa? [/supersaibal]
    :master:
    Un bacio può cambiarti la vita. Non sempre in meglio.
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  10. #10
    Visto tanto tempo fa
    particolare, inquietante
    una spanna sopra a qualunque Dario Argento

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