Ecco le mie impressioni su Gentoo 2005 per amd64.
La prima considerazione riguarda l'installazione. E' certamente da sfatare un mito: l'installazione è semplicissima (a patto di seguire alla lettera le istruzioni sul sito) e può essere fatta da chiunque.
L'unica cosa da tener ben presente è il tempo necessario.
Questa volta sono partito dallo stage 3 e ho impiegato più di una settimana (giorno e notte) con gran felicità del computer che si è trasformato in un piccolo forno elettrico.
Rispetto alla volta precedente ho avuto la piacevole sorpresa (forse c'era anche prima, ma non lo avevo visto) di scoprire kuroo, una specie di synaptic per Gentoo, che permette l'installazione dei pacchetti tramite interfaccia grafica. Per le varie configurazioni bisogna affidarsi al centro di controllo di KDE (o di Gnome), o assoggettarsi a lunghe e fastidiose ricerche per impostrae i parametri più elementari.
Rispetto all'installazione precedente ho avuto l'impressione di una minore accuratezza nella preparazione dei pacchetti (cosa che è accennata anche nel forum di Gentoo): alcuni si rifiutano di emergere, altri emergono ma non funzionano.
Riguardo a Suse si nota subito una maggiore velocità (anche perchè Suse è diventata particolarmente lenta). Velocità che però è del tutto paragonabile a quella di (k)ubuntu.
La stabilità del sistema risulta in qualche misura inferiore sia a Suse che a (k)ubuntu, anche se alla fine il sistema è utilizzabile.
Ho notato che ogni tanto (abbastanza raramente, ma comunque la cosa è fastidiosa) aprendo da konqueror l'emulatore del terminale l'interfaccia grafica crasha e riappare la finestra di log. Altre instabilità, se pure molto meno gravi, anche con qualche altro pacchetto.
Nonstante i pacchetti siano aggiornati, stranamente alcuni (tranquillamente installabili in Suse e (k)ubunto) sono in Gentoo in testing.
Bene la possibilità di venire avvisati in tempo reale degli aggiornamenti sulla sicurezza (e volendo anche sugli aggiornamenti in generale).
Disastroso OpenOffice: installata la versione 1.9.... mi sono ritrovato con una interfaccia stile Gnome anni 90 da far accapponare la pelle. E pensare che nelle altre distro ha finalmente un'interfaccia gradevole!!!
(Persino Gnumeric si presenta bene).
Le conclusioni finali non sono comunque negative. E' un sistema divertente, in grado di riempire piacevolmente le giornate.
In quanto a lavorarci può andare bene a patto di scordarsi ti tenerlo aggiornato frequentemente (non è solo una questione di tempi, ma anche di modalità: una nuova eventuale versione di KDE ad esempio, da quel che ho capito, non va a rimpiazzare la vecchia, ma si installa in parallelo) e ricordandosi di salvare spesso i lavori in corso.
Resta una considerazione generale non troppo ottimistica: pensando a chi volesse abbandonare Windows per passare a Linux, la situazione attuale è forse peggiore che non alcuni anni fa. Quando io ho fatto il salto, infatti, ho avuto la fortuna di trovare Madrake, all'epoca ancora gratuito, con la possibilità quindi di usufruire di tutti i pacchetti allora disponibili e con una procedura di installazione a prova di utonto. Oggi la situazione è diversa.
Mandrake è a pagamento (ed è inutile dire che i pacchetti si possono scaricare da siti alternativi: primo non sono ufficiali, secondo bisogna sapere dove trovarli, terzo, soprattutto per l'architettura a 64bit, la scelta è minimale).
Suse può andar bene, a patto di trovarla su qualche rivista dal momento che scaricarla è un calvario.
Debian potrebbe andare, ma non è poi così immediata da configurare.
Gentoo non ne parliamo neppure.
Resterebbe forse la Slack (la cui configurazione però penso sia fuori della portata di un normale utonto) che non ho mai provato, ma che probabilmente a questo punto varrebbe la pena provare.
Nessuna meraviglia quindi che Linux stenti a prendere il volo.
mcz