Pagina 1 di 2 1 2 ultimoultimo
Visualizzazione dei risultati da 1 a 10 su 17
  1. #1

    Di pensieri, di amici e di cazzate...

    Certe volte basta poco per far tornare alla mente i ricordi del passato, e spesso un odore, sentito ad occhi chiusi si materializza in un istante, in un flashback di qualche avvenimento passato. Anche i rumori hanno lo stesso effetto, solo che oggi è sempre più difficile isolarne uno fra il caos assordante che ci segue per tutta la giornata.
    Stamattina, guardando da un finestrino dell'autobus, oltre alle solite macchie di smog, e qualche gomma appiccicata, ho rivisto uno scorcio di passato.
    Gli anni passati sono tanti, perchè quando si è giovani, il metro di misura è breve, e dieci anni sembran un eternità. Gli stessi dieci anni che per mia nonna sono ieri, di quando mi racconta che la schiena era più dritta e la pelle era più morbida.
    Ho rivisto un ponte, di quelli antichi, tutti in pietra, con un piccolo tabernacolo ad una estremità. Il parapetto è largo, e un pilone si estende oltre la larghezza del ponte, formando una piccola isola, che si affaccia sul fiume. I vecchi della zona, dicono che gli argini sono stat progettati da Leonardo, ma nessuno ci crede, o forse nessuno si è mai interessato a sapere se fosse vero.
    D'estate eravamo sempre là, a sedere in una piccola rientranza, al termine di una sponda, a guardar passar le macchine ed i minuti.
    Eravamo sempre fradici e sporchi, con le ginocchia sbucciate per le tante cadute rincorrendoci con i secchi pieni d'acqua, e il fiatone dei polmoni che non sempre sopportavano in ostri sforzi.
    Poi qualcuno si alzava in piedi e camminava sul parapetto, avanti e indietro, con un equilibrio perfetto, ma fingendolo precario, e quando una macchina sopraggiungeva, si buttava sul pilone sottontante facendo crede alle macchine di essre caduto.
    Quante frenate e quante urla, sentivamo da quel muretto.. e poi, via di corsa! quando qualcuno sacendeva e ci rincorreva accortosi dello scherzo idiota. tante sgridate dai nostri genitori, e tante botte prese, ma era quello il nostro divertimento, e quando si è giovani, si è sempre un po' coglioni.
    Anche quella moda passò presto, e si passò direttamente ai gavettoni alle macchine. Vere e proprie spedizioni in cartoleria a comprare pacate di palloncini da gonfiare d'acqua. Anche il mercato ci capiva e appoggiava, addirittura tirando fuori i Dumbo, i palloncini più grossi e resistenti. più del doppio di acqua!
    un pomeriggio li avevamo finiti, sia noi che la cartoleria, e la tristezxza ci pervase.. uno sconforto infinito alle 4 del pomeriggio, che non ci sembrava possibile. Ma non demordemmo e andammo tutti a prendere i secchi.. Con quelli si che si faceva una bel gavettone alle macchine. Era solo la fatica ogni volta di andarli a riempire a qualche fontanella. Già le fontanelle, chissà perchè oggi ne vedo sepre meno, anche loro un ricordo di gioventù. Forse l'acqua è meno potabile, o forse non ci vogliono regalare nulla, è giusto pagare per tutto no?
    Tornando a noi, ci nascondevamo dietro i cassonetti, tutti rimpinguati some sardine, con uno che aveva il compito di segnalare l'arrivo delle macchine pochi metri prima. Appena vedeva il muso ci faceva un cenno e nmoi lanciavamo. una precisione millimetriche, mai un colpo fallito. eravamo veramente bravi. Ma quel giorno il suo gesto era convlso, ripetitivo, ma non avevamo tempo di capirlo, era tutta una questione di attimi, frazioni9 di secondo, fra il suo gesto e noi che ci sollevavamo a lanciavamo. Rivedo quella scena a rallentatore, quasi fotogramma per fotogramma, di lui che alza la mano, lentamente, noi che scattiamo in avanti e prendiamo la rincorsa, mentre lui continua con la mano rosso in faccia a scuoterla. Noi intanto spariamo i vari litri d'acuqa, e improvvisamente capiamo che i suoi gesti sono di panico, ma ormai l'acqua è già partita. la macchina è azzurra, un azzurro atipico, e lui che da rossore passa ad un bianco cadaverico e sprinta vvia sull'argine. il finbestrino è aperto e l'acqua colpisce in piena faccia una persona. Una persona con un berretto sulla testa, un berretto strano, tipo quelli della polizia.... un berretto della polizia....Ci rendiamo subito conto del dramma, e l'inchiodata seguente è sincrnizzata precisamente, con le nostre gambe che si muovono come quelle di wile e coyote. Sentiamo li sportelli aprirsi, ed una voce, che ci chiama, ma la voglia di scappare è troppa, e ce la diamo a gambe. Qualcuno viene fermato e sconta tutta la faccenda per tutti. Viene accompagnato a casa dai poliziotti, e subisce il peggior romanzone mai preso in vita sua. Noi intanto ignari siamo sedut qua e là, nascosti fra lke canne sull'argine, sperando che sia passato tutto.
    La sera lo ritroviamo, ha la faccia gonfia ed un espressione triste. ci racconta tutto, e noi ascoltiamo in silenzio.. forse dentro capiamo che abbiamo fatto una cazzata, cerchiamo di prometterci che non si ripeterà, ma il giorno dopo, on sorrisi e gomiti sanguinanti, siamo di nuovo là, coi secchi in mano, e tanta voglia di scappare un altra volta..
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

  2. #2
    Utente bannato
    Registrato dal
    Mar 2002
    Messaggi
    1,322
    faccio un up perchè se lo leggo adesso mi addormento ma più tardi verso mezzogiorno di fuoco me lo gusto il brano

  3. #3
    e' nota la teoria (chembrigiana)relativa all'individuazione inconscia del significato delle parole tramite pria ed ultima lettera.

    ...posso fare lo stesso anche con prima ed ultima parola del tuo scritto?
    Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
    foto

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
    Registrato dal
    May 2002
    Messaggi
    896
    Il campo incolto che c'era davanti alla casa dove ho vissuto da bambino non c'è più, sostituito da tempo da una palazzina, recintato e lastricato...

    Eppure vedo perfettamente la vecchia rete metallica di cinta stesa tra i gelsi, il portoncino rugginoso fatto con tre assi di legno dal quale si entrava, la siepe di forsizie e il pruno che la sovrastavano, e la pozza d'acqua dove avevo portato delle piccole rane...

    E i bambini che colà venivano a giocare, e chissà che fine hanno fatto.
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  5. #5
    Moderatore di Windows e software L'avatar di darkkik
    Registrato dal
    Dec 2003
    residenza
    Pavia - Milano - Lodi.
    Messaggi
    11,481
    [supersaibal]Originariamente inviato da wsim


    ...E i bambini che colà venivano a giocare, e chissà che fine hanno fatto. [/supersaibal]
    Spacciano
    I can see much clearer now, I'm blind.
    Io fui già quel che voi siete, Quel ch'io son voi anco sarete.
    Remember that death is not the end, but only a transition
    All that we learn this time is carried beyond this life.

  6. #6
    Utente bannato
    Registrato dal
    Jan 2004
    Messaggi
    110
    [supersaibal]Originariamente inviato da wsim
    Il campo incolto che c'era davanti alla casa dove ho vissuto da bambino non c'è più, sostituito da tempo da una palazzina, recintato e lastricato...

    Eppure vedo perfettamente la vecchia rete metallica di cinta stesa tra i gelsi, il portoncino rugginoso fatto con tre assi di legno dal quale si entrava, la siepe di forsizie e il pruno che la sovrastavano, e la pozza d'acqua dove avevo portato delle piccole rane...

    E i bambini che colà venivano a giocare, e chissà che fine hanno fatto. [/supersaibal]


    mi sembra doveroso...







    "la dove c'era l'erba, ora c'èèèèè..."

    ogni volta che la sento mi commuovo...

  7. #7
    Quando andavo al mare vicino casa avevamo un cantiere sotto sequestro, era perfetto come campo da calcio (fondo in terra, nessuno che potesse disturbare, vicino casa)

    Un giorno decidiamo di prendere i mattoni (quelli forati e grigi non molto omogenei) per poterci fare le panchine in modo da sederci comodi mentre si aspetta il turno, eravamo li tranquilli intenti a costruire panchine quando decido di prendermi un po' di pausa, appoggiando la mano sul bordo della panchina in costruzione. Ad un certo punto vedo arrivare il mio amico con l'ennessimo mattone vedo che lo appoggia nella sua nuova posizione e sento un dolore all'indice restato al suo posto, in preda al dolore tiro via il dito, che si apre che un piacere, guardo la falangina mezza aperta corro alla prima fontanella, lo pulisco sotto l'acqua mi faccio prestare un fazzoletto di carta da metterci intorno e corro di filato verso il cantiere toccava a noi giocare.
    il tempo si fa i fatti suoi

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
    Registrato dal
    Jan 2004
    Messaggi
    1,246
    non ho capito di che si parla, ma ebbene si, sono stato bambino anche io!

    e se lo sono ancora tanto meglio!!!
    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di RokStar
    Registrato dal
    Dec 2001
    Messaggi
    937
    Non ho mai avuto amici, quando arrivavo da qualche parte tutti facevano la faccia da "è arrivato il rompipalle". Questo è sempre stato così, dalle elementari alle medie alle superiori. Poi ho smesso di vedere la gente come possibile compagnia, solo piccoli insetti che svolgono le loro attività, e io non c'entro niente con loro come loro non c'entrano niente con me.
    che ce l'hai tre e cinco? Tre e cinco?!?

  10. #10
    [supersaibal]Originariamente inviato da RokStar
    Non ho mai avuto amici, quando arrivavo da qualche parte tutti facevano la faccia da "è arrivato il rompipalle". Questo è sempre stato così, dalle elementari alle medie alle superiori. Poi ho smesso di vedere la gente come possibile compagnia, solo piccoli insetti che svolgono le loro attività, e io non c'entro niente con loro come loro non c'entrano niente con me. [/supersaibal]
    quando vai nei pub, accendi lo zampirone?
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
Powered by vBulletin® Version 4.2.1
Copyright © 2024 vBulletin Solutions, Inc. All rights reserved.