L'uomo che ha fatto rinascere il motomondiale, colui che l'ha portato nelle case di tutti a ritmo di samba, tra rimonte paurose e giri d'onore da fine del mondo, sta per caso cercando di ucciderlo, soffocandolo con la sua inscalfibile e inquantificabile supremazia?
Per quanto mi riguarda, mi rendo conto che la mia impressione inizia a essere quella di avere visto una sfida a braccio di ferro tra un uomo di 190kg e un bambino di 4 anni, dopo la maggior parte delle gare.
Valentino si burla degli avversari, in gara e alla fine di essa. Giuro, però, che mi fa un effetto strano non sapere se le sfide che guardo siano vere o no. Perchè questo mi succede. L'emozione per i distacchi mostrusi dei tempi hrc, inizia a lasciare spazio alla perplessità nella quale mi ritrovo cogliendo la "sistematicità" con cui si evidenzia il divario tra lui e gli altri.
Cosa potrà fare, valentino, ancora? Cosa portà dimostrare a sè stesso e agli altri, nel momento in cui tutti i suoi spettatori iniziano a essere assolutamente consci che se domani passasse in kawasaki con tutti i suoi uomini vincerebbe alla prima stagione? Quanto può essere sottile il limite che separa la competizione sportiva dall'esibizione?
Voi, che ne pensate?