giustamente bisogna provarlo...
perchè non in sardegna?
dal giornale di sardegna del 22 luglio...
Il Senato approva: l'uranio
sarà sparato in Sardegna
Dopo l'estate una visita
a Quirra e il test per valutare
gli effetti delle
munizioni anticarro
Via libera del Senato al test delle armi anticarro
■ Il Senato sparerà le bombe
all'uranio impoverito. Non un
missile Tomahawk, di quelli
usati in Iraq per distruggere
bunker e palazzi, come ha proposto
il presidente della Commissione,
il leghista Paolo
Franco, ma semplici - diciamo -
proiettili anticarro, di quelli accusati
di provocare tumori e
leucemie anche a distanza di
anni. La data del test è ancora
da stabilire, ma in una riunione
dell'Ufficio di presidenza della
Commissione d'inchiesta sull'uranio
impoverito ieri, a Roma,
è stato dato via libera ai
test a fuoco. Contemporaneamente,
i senatori hanno stabilito
un sopralluogo in Sardegna,
a Quirra e Teulada. E,
come sede dell'esperimento,
fonti della commissione dicono
che di «dubitare che l'esperimento
possa esser svolto in
molti posti all'infuori della Sardegna».
Il no al missile da crociera,
spiega il senatore Luigi Malabarba
di Rinfondazione, «è
stato deciso per ragioni di costi
e per difficoltà tecniche: ab-
biamo così optato per un test
più semplice e meno caro di
quello ipotizzato dal presidente
Paolo Franco».
Le esplosioni di ordigni all'uranio
dovrebbero avvenire
dopo l'estate, in concomitanza
con il sopralluogo dei commissari
nelle basi isolane.
Ufficialmente, l'Italia però
non dispone di proiettili all'uranio
impoverito. Ma nel corso
dei lavori di ieri, il generale
Carlo Cabigiosu - consulente
della commissione d'inchiesta
- ha ammesso che in Italia sono
comunque conservate munizioni
all'uranio di proprietà di
forze armate straniere.
La procedura dovrebbe dunque
prevedere l'uso di proiettili
americani, che verranno sparati
- spiegano fonti della commissione
- con tutta probabilità
nel poligono di Quirra. Dopo le
esplosioni verranno raccolti
campioni di terra e di acqua per
verificare se contengono le microparticelle
di metalli pesanti
scoperte nei tessuti di molti
militari morti di tumore