Adoro questa città.
Difficile trovare altrove una tale densità di persone con la battuta pronta, con un inesausto senso dell'umorismo, favorito da quel modo di parlare così pirotecnico. Lunedì, stazione del metro. Come recitano simpaticamente i manifesti affissi "in questi giorni aumenteranno notevolmente i controlli su bus e metro da parte del personale atac, chi è senza biglietto rischia una multa fino a 100 euro", occorre maggiore vigilanza. E infatti al varco tessere una scrupolosa addetta dell'atac si adopera nel controllo dei tagliandi, contribuendo a creare una piccola coda. Una signora davanti a me solleva timidamente una supplica "Nun ce faccia perder' treno!", che è un po' quello che stavo pensando anche io nella mente insieme al monte di cose da fare dopo il lavoro. Sapevo di non trovarmi a Milano o Torino, dove la signora avrebbe ricevuto un perentorio quanto educato invito alla calma, no, siamo in una delle culle dell'umorismo più scafato, dove ad una richiesta di informazioni può seguire l'invito a farla finita con le droghe pesanti (come è capitato al sottoscritto). Invece l'addetta dell'atac gli piazza un'incontestabile sentenza: "signò, tanto da stamattina ne ha già persi sessantascinque!".
Adoro questa città.