WASHINGTON - Con un richiamo agghiacciante al disastro dello shuttle Columbia, alcuni pezzi del rivestimento termico del Discovery si sono staccati dalla fusoliera della navicella spaziale durante la fase del decollo di ieri da Cape Canaveral, in Florida.
I tecnici della Nasa non sono stati in grado, fino a ieri sera (locale), di determinare le cause dell'accaduto. Parti del rivestimento, che serve per proteggere lo shuttle dal calore durante la fase di rientro nell'atmosfera, si sono staccati in passato senza arrecare danni alle missioni. Nel caso della tragedia del
Columbia (1 febbraio 2003) , invece, i frammenti danneggiarono lo scudo termico della navicella provocandone la distruzione al momento del rientro nell'atmosfera.
"Stiamo studiando le immagini, fotogramma per fotogramma", si è limitato a dire Joahn Shannon, un manager delle operazioni della Nasa.
Inoltre, i video della Nasa hanno rivelato un pezzo di materiale staccatosi dal serbatoio esterno dello shutte dopo due minuti di volo, che però non ha colpito l'abitacolo in cui si trovano gli astronauti.
I dirigenti della Nasa hanno detto che ci vorrebbero diversi giorni per valutare l'accaduto, per capire se è stato danneggiato lo shuttle e per decidere cosa fare.
La Nasa ha potuto vedere le immagini grazie a un numero senza precedenti di videocamera puntate sullo shuttle nella fase di decollo: 110, 30 in più rispetto al numero in funzione nella tragica missione del 2003.