Cujo squadrò l'amico con un cocktail di sarcasmo e affetto. Si erano conosciuti in libreria, dove la poca logica del foglivendolo, aveva sistemato i thriller accanto ai saggi di letteratura italiana.
- Secondo me dovresti provare qualcosa di diverso, ogni tanto - ammiccò con il suo ghigno da cane pazzo.
Da dietro la copertina, Italo alzò un sopracciglio:
- Ma per favore, non è il mio genere. Robaccia da "100.000 copie vendute" e via dicendo... - puntualizzò quasi con disprezzo.
- E tu invece ti esalti con roba da "100.000 copie ancora da vendere"! - lo canzonò l'americano, poi proseguì:
- Invece io penso che potrebbe piacermi il tuo lettore. Dai, prestamelo, io ti passo il mio. - con insistenza, Cujo.
- No, ti annoieresti. - tagliò corto Lezioni Americane - E io rimarrei indignato dal tuo, ne sono sicuro, e finiremmo per litigare. Mi sfoglierebbe saltando interi paragrafi e pagine, cercando incessantemente un punto nel quale ci sia un dialogo. E poi...- Una pausa di quelle fatali, giacché Italo conosceva più trucchi del suo amico americano.
- E poi? - quasi spaventato, povero Cujo.
- E poi i lettori non si prestano mai. Perché non te li ridanno mai indietro.