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Discussione: Google da cardiopalma

  1. #1

    Google da cardiopalma

    dalle stelle alle stalle e ritorno ogni mese!


    Da circa 4 mesi subiamo una google dance da paura su uno dei nostri domini.
    Alcune pagine del settore del turismo sono indicizzate molto molto bene in alcuni periodi mentre in altri spariscono totalmente. Poi tornano al top.

    Lo so che queste google dance sono all'ordine del giorno ma per un dominio che oscilla frequentemente tra pr 6 e pr 7 la cosa è un po' strana.

    Ora è più di un mese che il dominio in questione è scomparso totalmente dai risultati ma appare in molte pagine cercando tramite site:

    Era già successo poi il dominio è riapparso con pr passato da 7 a 6

    Mi sto chiedendo se possa essere un problema dovuto ad un ban della classe di ip del nostro hoster, coinvolgendo il nostro dominio in un ban di altri siti presso lo stesso hoster.

    Dico questo perchè il dominio in questione è su un hoster normale (cmq con ip dedicato), metre i siti che gestiamo in housing molto molto più professionali non subiscono queste variazioni da cardiopalma.

    Può succedere che problemi di questo tipo siano dovute all'hosting?

    Se scrivo di questo a google ci sono possibilità di ricevere una risposta?

    Esiste un prontuario sul come fare in caso di ban o esclusione?
    Non utlizziamo tecniche aggressive come doorway, cloaking o altri trucchi estremi.

    grazie mille

  2. #2
    Da circa 4 mesi subiamo una google dance da paura su uno dei nostri domini.
    Alcune pagine del settore del turismo sono indicizzate molto molto bene in alcuni periodi mentre in altri spariscono totalmente. Poi tornano al top.

    Lo so che queste google dance sono all'ordine del giorno ma per un dominio che oscilla frequentemente tra pr 6 e pr 7 la cosa è un po' strana.
    ciao, purtroppo non credo che GG faccia una distinzione netta in base al PR, il mio unico dominio PR6 è sparito per 2 mesi nel periodo di Allegra

    Mi sto chiedendo se possa essere un problema dovuto ad un ban della classe di ip del nostro hoster, coinvolgendo il nostro dominio in un ban di altri siti presso lo stesso hoster.
    tendo ad escluderlo, ad ogni modo avendo un IP dedicato potresti fare un controllo puramente "empirico" per verificare se altri domini di quel range IP abbiano subito penalizzazioni.

    Se scrivo di questo a google ci sono possibilità di ricevere una risposta?
    Si,
    quando è sparito il mio sito li ho tampinati di e-mail (sono arrivato a scrivere loro che noi siamo due piccoli imprenditori italiani come lo sono stati sergey e larry e viviamo di quei pochi siti web che abbiamo ).
    Alla fine, sicuramente NON per merito delle boiate di cui sopra, hanno risposto dicendo che avrebbero fatto delle verifiche e in caso di errato ban lo avrebbero reinserito.
    Comunque a marzo si è ristabilizzato.

    ciao
    www.touring-car.it

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di agoago
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    Osviweb riscontri e riporti quello che molti di noi hanno, come te, constatato in questo 2005. Siti che appaiono ben messi per qualche giorno lavorativo della settimana e poi lasciano il posto ad altri siti per poi riprenderselo la settimana dopo. Altri che sono nel db ma non fanno accessi (misteriosamente), altri che vanno e vengono dai db senza alcun senso. E via discorrendo.

    Non ci puoi fare nulla, nel senso che non dipende dal sito o dal wm, ma da cosa tratti. Alcuni algoritmi sono creati dagli informatici per gli informatici, altri dagli informatici ad uso e consumo del marketing.

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    Pero' in fondo questo altalenarsi di risultati e' anche giusto. Piu' che giusto direi teoricamente sostenibile, poi magari non e' giusto, ma ha una sua logica.

    Io motore creo 1000 algoritmi per stabilire il miglior ordinamento delle serp. Poi ne aggiungo 100 che mi impone il marketing, serp meno ordinate e logiche ma piu' redditizie per il motore. Diciamo che si raggiunge un compromesso.

    Ora ipotizziamo che le serp non siano influenzate dal marketing. Ipotizziamo che le serp non cambino se non quando i siti che le compongono varino a loro volta i loro punteggi-valori.
    Ipotizziamo che le serp non siano cambiate per cercare di capire se un dato risultato risponda bene o male ad una data query.

    Insomma, ammettiamo che non esistano motivi economici, tecnici, logici, per cambiare l'ordinamento di una serp.

    ------------------

    Beh, allora perche' cambiarla. Se un sito per una data query vale 10, uno 9, uno 8, e via discorrendo, per quella query al primo posto mettero' sempre il sito che vale 10, poi 9, poi 8 ecc ecc.

    Esempio banale, se io sono un giudice di gara e segno gli ordini di arrivo di una gara, ovviamente al primo daro' l'oro, al secondo l'argento e cosi' via, stilero' una classifica in base all'ordine di arrivo.

    Il tutto e' scontato, non ci sono influenze esterne ed allora riporto una classifica "corretta".

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    Anche nei motori non ci sono influenze esterne, perche' abbiamo premesso idealmente "che non esistano motivi economici, tecnici, logici, per cambiare l'ordinamento di una serp".

    Allora la mia classifica "statica", una classifica "statica" ha un senso? Si ha un senso solo se non mi pongo certe domande. Nel momento in cui l'informatico o l'esperto di marketing non si mettono in discussione.

    --------------

    Nella gara a tempo la classifica la stabilisce l'ordine di arrivo, cioe' il tempo di ogni arrivo. E' un dato oggettivo, lo conoscono alla partenza i giudici come i corridori. Si conta con un cronometro. Tutto chiaro trasparente ed oggettivo.

    Stilare una serp per una query e lasciarla immobile fin tanto che non cambiano i valori delle url che la compongono, significa affermare che gli algoritmi che la stilano siano chiari trasparenti ed oggettivi. Insomma la serp l'ha creata Dio.

    Il fatto stesso che un motore ragioni-ordini a singola posizione e non a blocchi (di 10 in 10, di 20 in 20, ecc) dimostra l'assoluta presunzione e scarsa lucidita' dello stesso.

    Io motore, per quanto bravo possa essere, posso sperare che nei primi 20 posti, per una data key, trovero' le 20 migliori url (almeno secondo i miei calcoli) ma pensare di non fare girare le 20 url ad ogni query per quella key e' pazzia. E' cosi' via di 20 in venti, o come vi pare.

    -------------------

    Il succo del discorso e' che oggi i motori alternano le serp per molti motovi: economici, tecnici, logici.

    Peccato non considerino quello principale, quello basato sull'umilta'.

  4. #4
    quoto agoago, ma in breve una considerazione: se io fossi dall'altra parte e potessi decidere quali variabili aggiungere ai risultati delle serp cosa farei? Marketing o non marketing, aggiungerei una variabile random per cambiare di tanto in tanto le serp proprio per scoraggiare i seo
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  5. #5
    Grazie delle risposte ragazzi
    Voglio però aggiungere che sono quasi sicuro che google calcoli in modo sensato anche ciò che apparentenmente è insensato, random.
    Ho constatato che alcuni domini top con cui collaboro non subiscono nessuna variazione di questo tipo (dance) mentre i "piccoli " si.
    Se io fossi google per piccoli intenderei piccole realtaà che senza apportare $ al pay per click ottengono buoni risultati con pratiche seo.
    Fa pensare in questo senso anche che google sia un registrar e possa accedere ai dati whois dei domini in modo completo.
    Quindi a mio avviso nuove variabili entrano in gioco in quella formula non magica che sta alle spalle di google.
    Riporto parametri che potrebbero entrare in gioco di cui si vocifera o che provo ad ipotizzare per un vostro parere.

    - incide la percentuale di accessi che si ottiene con il free listing e il pay per click?
    - incide avere un ip statico di classe 3 diverso e unico rispetto a tutti i siti ospitati presso lo stesso hoster?
    - incide aver pagato il dominio per più anni? (di questo si parla molto sui forum uk)
    - i parametri di cui sopra possono attribuire un vantaggio/svantaggio a catena ai siti strettamente linkati fra loro?

    Sono ipotesi ma pensando che nemmeno google stesso molte volte è primo sui propri risultati mi fa pensare che dietro non ci sia un controllo manuale ma una formula con precisi parametri di giudizio.

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