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Discussione: Post informativo

  1. #1
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    Post informativo

    Ci tenevo a scrivere un messaggio che informasse un minimo su un problema abbastanza frequente, subdolo e da combattere più spesso.
    E' un po' lungo, perdonatemi, non ho mai avuto il dono della sintesi :/

    [supersaibal]
    E' capitato più o meno a tutti di avere piccole paure e di volerle esoricizzare in qualche modo, magari con pensieri particolari o gesti. Paure riguardanti ad esempio un rubinetto del gas non chiuso perfettamente, o di poter contrarre una malattia toccando un oggetto specifico o semplicemente sporco; scattano allora controlli minuziosi, piccoli rituali innocui che hanno lo scopo di tranquillizzare. E tutto senza rendersi conto di quando siano oggettivamente inutili.
    Rientra tutto nella normalità, ma non sempre queste paure e queste azioni restano così blande. Se non si riesce proprio a fare a meno dei rituali di controllo, se non si placa la paura evitando quei cosiddetti "rituali compulsivi", se tutto ciò occupa una buona parte della nostra quotidianità, allora è giusto chiedersi se si tratta di un fenomeno da analizzare meglio.
    Quello appena descritto a grandi linee è un disturbo d'ansia più frequente di quanto si immagini, ma di cui molti (spesso anche gli stesi interessati) ignorano l'esistenza, trascinandosi dietro questo peso che può aggravarsi. E troppo spesso vengono ignorati o, peggio ancora, derisi. Il nome corretto è disturbo ossessivo-compulsivo.

    Chi ne soffre è soggetto a pensieri spiacevoli, involontari e frequenti, vere e proprie ossessioni che inducono paura. Si sviluppa quindi un'ansia di fondo, ingestibile se il disturbo inizia ad essere serio, a cui inevitabilmente seguono le compulsioni (ossia i rituali citati prima); questi hanno lo scopo di tranquillizzare, ma attivano un circolo vizioso che alimenta di continuo il disturbo. Sono svariati e generalmente agiscono direttamente contro la propria ossessione.
    I casi più frequenti sono:

    - ossessioni di contaminazione, di contrarre malattie;
    - paura di poter commettere azioni violente, contro gli altri o sé stessi, dirette o indirette
    - ossessione riguardo la precisione;
    - ossessioni religiose;

    C'è chi non può vedere una camera in disordine, un quadro un po' inclinato, senza dover agire; chi teme di poter commettere una violenza verso gli altri, di poter uccidere, di perdere il controllo, e così via.
    Può sembrare strano, eppure si stima che il 3% della popolazione soffra in modo serio di questo disturbo, e una parte ne è vittima ma in modo lieve. Statisticamente sembrano poche ma numericamente risultano tante, troppe persone (di qualsiasi età) che vivono male alcune situazioni particolari o, nei casi più gravi, l'intera vita quotidiana; non è raro che esse si isolino o decidano di cambiare vita e luogo per sfuggire al problema.

    Non voglio lanciare inutili allarmismi; lo scopo di questo messaggio è quello di porre all'attenzione un problema a volte sottovalutato, a volte trascurato, a volte trattato con superficialità. Chi scrive ne è testimone diretto, e solo dopo aver toccato il fondo ha avuto il coraggio e l'umiltà di farsi aiutare, ma a un prezzo alto perché se non curato peggiora con facilità.

    Come affrontare il problema? Innanzitutto va squarciato il silenzio dietro cui si cela questo disturbo; chi ne soffre deve parlarne con i propri cari, con gli amici, con gli specialisti. Questo è il primo passo per affrontarlo, apparentemente inutile. La cura non è facile, anzi, ma va iniziata il prima possibile. Si tratta di un disturbo che col passare del tempo tende a peggiorare e a cronicizzarsi e, come tutte le malattie, più passa il tempo più diventa difficile sconfiggerla. Chi crede di soffrirne o sa di esserne vittima non deve esitare a rivolgersi ai medici, i quali potranno intraprendere con il paziente la strada più adeguata per guarire.

    E' necessario cancellare i luoghi comuni che ci sono nei riguardi degli psicologi e degli psichiatri, bollando i loro pazienti come "matti" o "deliranti". Gli ossessivo-compulsivi sono persone sane, che ragionano, che sanno quanto sia assurdo il problema, ed è proprio per questo che troppo spesso rifiutano le cure, come io stesso ho fatto.

    E' necessario cancellare i luoghi comuni sugli psicofarmaci; attualmente vengo impiegati prodotti efficaci e dagli effetti collaterali minimi. In particolare, nel caso dei disturbi ossessivo-compulsivi, da una decina di anni circa esistono dei ritrovati (gli SSRI, cioè gli Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina) che agiscono a livello dei neurotrasmettitori, portando un aiuto significativo nella lotta contro i propri pensieri, senza indurre sonnolenza, o altri effetti indesiderati che spesso si abbinano agli psicofarmaci.
    Ad essi viene associata spesso una psicoterapia che mira a modificare il proprio metodo di ragionamento riguardo le proprie ossessioni.

    Vorrei ricordare a chi ne soffre, che attualmente si guarisce da questa patologia, un tempo invece la si riteneva cronica. Si può e si deve tornare ad una vita normale, intraprendendo un percorso sì faticoso, ma necessario per evitare che la situazione peggiori. Sperare di guarire da soli è illusorio purtroppo, e generalmente questi problemi nascondono dei disagi da portare alla luce, appunto con un cammino psicologico necessario e utile per vivere serenamente. Senza timori.

    Alcuni link


    Le ossessioni e le compulsioni in dettaglio: http://web.ticino.com/oasiblu/doc/ma...i_cliniche.htm

    La terapia: http://web.ticino.com/oasiblu/doc/terapia.htm

    Un libro utilissimo per i pazienti e per chi vive a contatto con loro: Alain Sauteraud - Non riesco a fare meno di... (Tea libri) - Link
    [/supersaibal]

    Per qualsiasi domanda, chiarimento, sarò lieto di rispondervi, anche in privato se preferite :)
    Lo Stato deve dare ai cittadini, come diritto, ciò che la mafia dà come favore.
    Carlo Alberto dalla Chiesa

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  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di ZaMM
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    Se mettevi un titolo più sensato sarebbe stato più facile da ritrovare, con la ricerca.

  3. #3
    Moderatore emerito L'avatar di agiaco
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    Concordo sullo stigmatizzare i luoghi comuni contro i pazienti, non concordo del tutto su quelli contro gli psichiatri e i loro metodi, sono totalmente in disaccordo sugli psicofarmaci.
    NO MP TECNICI PERCHE' NON NE CAPISCO NULLA, GRAZIE

  4. #4
    sul gogle ad, avevo letto LE FOIBE invece di fobie.. ho pensato "cazzo anche loro ce l'hanno coi cmunisti.."
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

  5. #5
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    [supersaibal]Originariamente inviato da ZaMM
    Se mettevi un titolo più sensato sarebbe stato più facile da ritrovare, con la ricerca. [/supersaibal]
    Hai ragione, non ci ho pensato bene :/ Ho scartato la cosa perché immaginavo che con un titolo specifico non lo avrebbe aperto nessuno.

    Agiaco, quello che ho detto sugli psicofarmaci è dettato solo dalla mia (poca) esperienza personale, quindi potrei anche aver banalizzato troppo la questione. Posso però affermare con certezza che il farmaco che conosco (e che continuo tutt'ora a prendere) non dà alcun effetto collaterale, e mi ha aiutato a vincere la battaglia.
    A volte senza degli ansiolitici (che non servono per guarire ma solo per tamponare il problema temporaneamente) non avrei dormito le notti.
    Senza un opportuno farmaco non avrei mangiato quasi per niente la scorsa estate (ho perso 3 kg e per chi i ha visto può immaginare come fossi senza altri 3 kg :| ).
    Non posso dire quindi che sono stati controproducenti, anzi, mi hanno aiutato. Però ripeto: sono solo considerazioni da profano, altre informazioni o esperienze dirette o indirette in merito agli psicofarmaci, sono ben accette :)
    Lo Stato deve dare ai cittadini, come diritto, ciò che la mafia dà come favore.
    Carlo Alberto dalla Chiesa

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  6. #6
    concordo con te sugli psicofarmaci, ma solo in parte: lo psicofarmaco deve essere prescritto da un professionista che ti segua per tutta la cura, fino a che ritiene che quella farmacologica possa essere, gradualmente interrotta.
    Tutti i farmaci hanno controindicazioni e possono creare dipendenza.

  7. #7
    Moderatore emerito L'avatar di agiaco
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    [supersaibal]Originariamente inviato da Sky
    Hai ragione, non ci ho pensato bene :/ Ho scartato la cosa perché immaginavo che con un titolo specifico non lo avrebbe aperto nessuno.

    Agiaco, quello che ho detto sugli psicofarmaci è dettato solo dalla mia (poca) esperienza personale, quindi potrei anche aver banalizzato troppo la questione. Posso però affermare con certezza che il farmaco che conosco (e che continuo tutt'ora a prendere) non dà alcun effetto collaterale, e mi ha aiutato a vincere la battaglia.
    A volte senza degli ansiolitici (che non servono per guarire ma solo per tamponare il problema temporaneamente) non avrei dormito le notti.
    Senza un opportuno farmaco non avrei mangiato quasi per niente la scorsa estate (ho perso 3 kg e per chi i ha visto può immaginare come fossi senza altri 3 kg :| ).
    Non posso dire quindi che sono stati controproducenti, anzi, mi hanno aiutato. Però ripeto: sono solo considerazioni da profano, altre informazioni o esperienze dirette o indirette in merito agli psicofarmaci, sono ben accette [/supersaibal]
    Lo dici tu stesso che gli ansiolitici curano i sintomi ma non guariscono.
    Il problema è questo: gli psicofarmaci non guariscono, coprono. Allora possono essere utili nella contingenza, ma poi?
    NO MP TECNICI PERCHE' NON NE CAPISCO NULLA, GRAZIE

  8. #8
    [supersaibal]Originariamente inviato da agiaco
    Lo dici tu stesso che gli ansiolitici curano i sintomi ma non guariscono.
    Il problema è questo: gli psicofarmaci non guariscono, coprono. Allora possono essere utili nella contingenza, ma poi? [/supersaibal]
    infatti per quello che ne so aiutano durante la terapia...la mente dovrebbe essere più "tranquilla" e analizzare i problemi che cmq tu devi risolvere con la tua forza di volontà e con l'aiuto del medico.

  9. #9
    Moderatore emerito L'avatar di agiaco
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    [supersaibal]Originariamente inviato da catrin
    infatti per quello che ne so aiutano durante la terapia...la mente dovrebbe essere più "tranquilla" e analizzare i problemi che cmq tu devi risolvere con la tua forza di volontà e con l'aiuto del medico. [/supersaibal]
    Anche con l'aiuto di qualcuno...che non sia solo preoccupato di dare un nome ai tuoi sintomi e di applicarci una terapia, come fosse un'influenza.
    NO MP TECNICI PERCHE' NON NE CAPISCO NULLA, GRAZIE

  10. #10
    [supersaibal]Originariamente inviato da agiaco
    Anche con l'aiuto di qualcuno...che non sia solo preoccupato di dare un nome ai tuoi sintomi e di applicarci una terapia, come fosse un'influenza. [/supersaibal]
    come darti torto! ci sono molti centri in cui questi professionisti svolgono da volontari il loro lavoro...io non mi rivolgerei mai ad uno che opera solo privatamente...ovvio che puoi sempre trovare la persona che lo fa davvero con passione, ma non mi ispirerebbe fiducia!

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