La sigaretta appena accesa che mi riempi i polmini e poi adagiata sul posacenere lascia intravedere il suo essere inizialmente omogeneo ed unito e poi via via che sale sempre piu rarefatto.
La birra fresca appena stappata rinfresca una gola forse arida per il troppo parlare e chi se ne frega se appoggia direttamente sul tavolo di legno.
La mente ora si sgombera da parole e pensieri si può rilassare, in solitaria compagnia.
Poche cose sono migliori del tornarsene a casa e riuscire a gustarsi la solitudine di una sera.
Ogni tanto un pensiero riaffiora, magari legato ai discorsi di un concilio riunito intorno ad un tavolo, in un ristorante non proprio alla mano, prima delle relative partenze.
Durante la serata, molte parole sono passate di bocca in bocca, non tutte comprensibili ai piu, non tutte facilmente interpretabili a chi te che non mi capisci, perchè non sei di qui.
ma hai anche tu un tuo gergo, un dialetto o piu semplicemente adotti nel tuo comune parlare parole a me incomprensibili, ma è ovvio, io non le capisco perchè io non sono di laggiù.
E ridiamo, ognuno dei propri modi di parlare, degli accenti fin'anco, di parole come "granata" che se per te hanno un significato per me ne ha due.
Ma lo stesso è per me ascoltandoti... ovvio non le capisco subito, non sono di là.