Alla fine è toccato anche a me.
Dopo aver visto cari amici/amiche emigrare altrove in cerca di un posto valido come ingranaggio della società, mi ritrovo nella medesima situazione.
Cinque anni e rotti come consulente a partita IVA con contratto rinnovato annualmente, principalmente presso la sede di Napoli di $ex_si_fa_per_dire_monopolista_telefonico a rodersi il fegato, a ingurgitare rospi di varie dimensioni e a trattare con vari livelli di bassezza umana e professionale hanno sortito il loro effetto: ho mandato a quel paese tutto e tutti.
Si parte per una nuova avventura, stavolta a Milano, stavolta come sistemista, stavolta presso $azienda_di_telefonia_mobile_con_la_topa_australia na_come_testimonial. Anche stavolta con contratto a tempo determinato con partita IVA.
Ma tant'è, la legge del mercato questo vuole: devi lavorare tanto, ti voglio pagare poco e se dici qualcosa ti prendo a calci nel culo. In questo modo vivi infelice, insoddisfatto, e cerchi di somatizzare spendendo in effimeri comfort materiali quel poco che guadagni.
Secondo voi l'ottavo nano lo sa che le tanto decantate migliaia di nuove imprese che sono sorte negli ultimi anni sono in realtà migliaia di ragazzi e ragazze che hanno dovuto aprire partita IVA, sennò col cavolo che trovavano un lavoro ? Secondo me sì.
Scusate lo sfogo, ma stasera mi girano. Alla fine non mi è neanche andata male, è vero. Penso ai tanti ragazzi come me che la mattina si svegliano e non importa che siano co.co.pro o a partita IVA, l'importante è che inizino a correre.
Aloha