Si parlava l'altra sera con amici che hanno studiato od ancora studiano all'università.
Alcune conclusioni a cui siamo giunti:
-troppo tardi si arriva al lavoro, e ci si arriva con stipendi bassi. Non è vero che il laureato dopo cinque o sei anni di lavoro prende molto più del suo amico delle medie o delle superiori, che ha smesso e adesso mette giù le piastrelle e gira in slk. Non ho studiato solo per lo stipendio. Però sinceramente l'idea di avere un ottimo stipendio mi sembrava bella, mi sembrava che se alla fine mi ripagavano in qualche maniera tutto il tempo che ho studiato a me non dispiaceva affatto.
-gli stage, molto diffusi oggi, sono ingiusti. Pagare poco un lavoratore neolaureato perchè mentre lavora per te impara il lavoro è una minchiata. Sarebbe quindi giusto che mi pagassero adeguatamente solo quando non avrò più nulla da imparare? Per imparare ho studiato vent'anni, dopo lavoro per te, e tu mi dovresti pagare il giusto. Se imparo imparo, ma imparo per te.
-i dottorati vari e gli altri modi di restare in facoltà dopo la laurea non pagati o pagati poco (da me molta gente si presenta al lavoro per dieci ore al dì per mesi e mesi senza percepire una lira) sono, alla fine, modi di usare le tue ambizioni. Tu sogni un lavoro che ti piace, una carriera magari universitaria e ti trovi a spaccarti ore ed ore fuori da ogni regola o accordo contrattuale, in una situazione che nemmeno il far west.
-In generale tutti noi ci siamo trovati daccordo ad apprezzare il nuovo ordinamento, almeno nella divisione in triennale + specialistica. Tutti i conoscenti che si sono fermati alla triennale oggi hanno trovato lavoro inerente e sono soddisfatti, chi più e chi meno ovviamente.
Voi che idee avete in proposito?
Avete idee in proposito?
Avete idee?