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Discussione: Università

  1. #1

    Università

    Si parlava l'altra sera con amici che hanno studiato od ancora studiano all'università.
    Alcune conclusioni a cui siamo giunti:

    -troppo tardi si arriva al lavoro, e ci si arriva con stipendi bassi. Non è vero che il laureato dopo cinque o sei anni di lavoro prende molto più del suo amico delle medie o delle superiori, che ha smesso e adesso mette giù le piastrelle e gira in slk. Non ho studiato solo per lo stipendio. Però sinceramente l'idea di avere un ottimo stipendio mi sembrava bella, mi sembrava che se alla fine mi ripagavano in qualche maniera tutto il tempo che ho studiato a me non dispiaceva affatto.
    -gli stage, molto diffusi oggi, sono ingiusti. Pagare poco un lavoratore neolaureato perchè mentre lavora per te impara il lavoro è una minchiata. Sarebbe quindi giusto che mi pagassero adeguatamente solo quando non avrò più nulla da imparare? Per imparare ho studiato vent'anni, dopo lavoro per te, e tu mi dovresti pagare il giusto. Se imparo imparo, ma imparo per te.
    -i dottorati vari e gli altri modi di restare in facoltà dopo la laurea non pagati o pagati poco (da me molta gente si presenta al lavoro per dieci ore al dì per mesi e mesi senza percepire una lira) sono, alla fine, modi di usare le tue ambizioni. Tu sogni un lavoro che ti piace, una carriera magari universitaria e ti trovi a spaccarti ore ed ore fuori da ogni regola o accordo contrattuale, in una situazione che nemmeno il far west.
    -In generale tutti noi ci siamo trovati daccordo ad apprezzare il nuovo ordinamento, almeno nella divisione in triennale + specialistica. Tutti i conoscenti che si sono fermati alla triennale oggi hanno trovato lavoro inerente e sono soddisfatti, chi più e chi meno ovviamente.

    Voi che idee avete in proposito?
    Avete idee in proposito?
    Avete idee?
    MA DI CHE PARLATE??

  2. #2
    Utente bannato
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    Cercano sempre.

  3. #3
    All'Università dove lavoro io:

    tutti i triennali si iscrivono alla laurea specialistica,

    tutti i dottorandi sono schiavi,

    il 90% dei neolaureati che ho visto rifiuta la gavetta.
    Non ha mai lavorato in vita sua, non farebbe mai certi lavori, eppure vorrebbe essere pagato una mucchia di soldi.

    Peccato però che università e lavoro sono due mondi che ancora non si incontrano.

  4. #4
    [supersaibal]Originariamente inviato da robalzi

    Cercano sempre. [/supersaibal]
    Eh, interessante questo spunto di discussione.
    MA DI CHE PARLATE??

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di TeoB
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    592
    In Italia i giovani sono presi costantemente per il culo.

    Se finita l'università vai a cercare lavoro ti prendono per 5 mesi come stagista poisivedrà a 500 euro al mese.
    Se invece vai a fare un dottorato becchi mediamente al massimo 800 euro al mese.
    In entrambi i casi devi pur sempre continuare a vivere con i tuoi genitori, e per me questo non è bene.

    All'estero, ad esempio in Svizzera, se hai la cittadinanza mi han detto che come finisci l'università ti scatta una borsa di studio che ti mantiene finchè non hai trovato lavoro. I dottorati hanno stipendi molto più alti, che cmq ti permettono di vivere (non agevolmente) da solo. Poi ovviamente l'offerta dipende dal campo e dalla zona...

  6. #6
    [supersaibal]Originariamente inviato da ZuperDani


    il 90% dei neolaureati che ho visto rifiuta la gavetta.
    Non ha mai lavorato in vita sua, non farebbe mai certi lavori, eppure vorrebbe essere pagato una mucchia di soldi.
    [/supersaibal]


    Molta gente esce fuori che ha 27 anni. A 27 anni devo fare la gavetta? Tre anni di dottorato ad 800€ al mese? E come faccio a farmi la mia vita, scusa? E poi gavetta per dove? Da me, per fortuna, ho professori abbastanza chiari: "Uno su dieci di voi potrà fare il ricercatore. Uno su dieci ricercatori potrà diventare docente. Rinunciate alla carriera universitaria."
    . Questo ci hanno detto, un paio di prof.
    MA DI CHE PARLATE??

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di TeoB
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    [supersaibal]Originariamente inviato da ZuperDani
    il 90% dei neolaureati che ho visto rifiuta la gavetta.
    Non ha mai lavorato in vita sua, non farebbe mai certi lavori, eppure vorrebbe essere pagato una mucchia di soldi.
    [/supersaibal]
    Si finisce l'università a 24 anni minimo, non è volere una mucchia di soldi, però se ti arrivano al massimo 800 euro al mese, e l'affitto te lo devi pagare 1000 sei già fuori alla grande.
    Rinunci alla macchina, rinunci all'alcool, rinunci ai vestiti costosi, ma del vitto e alloggio non puoi farne a meno.

  8. #8
    [supersaibal]Originariamente inviato da TeoB
    In Italia i giovani sono presi costantemente per il culo.

    Se finita l'università vai a cercare lavoro ti prendono per 5 mesi come stagista poisivedrà a 500 euro al mese.
    Se invece vai a fare un dottorato becchi mediamente al massimo 800 euro al mese.
    In entrambi i casi devi pur sempre continuare a vivere con i tuoi genitori, e per me questo non è bene.

    All'estero, ad esempio in Svizzera, se hai la cittadinanza mi han detto che come finisci l'università ti scatta una borsa di studio che ti mantiene finchè non hai trovato lavoro. I dottorati hanno stipendi molto più alti, che cmq ti permettono di vivere (non agevolmente) da solo. Poi ovviamente l'offerta dipende dal campo e dalla zona... [/supersaibal]
    Allora ok, lo dico:
    se un diciottenne di oggi è interessato solo ad uno stipendio di livello deve:
    -andare a lavorare subito
    -fare qualche corso specializzante e lavorare
    -iscriversi a medicina (sarà vero?)
    MA DI CHE PARLATE??

  9. #9
    [supersaibal]Originariamente inviato da nikoèstancoehasonno
    Molta gente esce fuori che ha 27 anni. A 27 anni devo fare la gavetta? Tre anni di dottorato ad 800€ al mese? E come faccio a farmi la mia vita, scusa? E poi gavetta per dove? Da me, per fortuna, ho professori abbastanza chiari: "Uno su dieci di voi potrà fare il ricercatore. Uno su dieci ricercatori potrà diventare docente. Rinunciate alla carriera universitaria."
    . Questo ci hanno detto, un paio di prof. [/supersaibal]
    Ma te ne esci anche a 30 se nel frattempo stai lavorando.
    Non è quello il punto.
    Se non hai esperienza nel mondo del lavoro, si vede. Punto. Non è perchè siccome hai studiato fino a 27 anni sai tutto della vita e sai come funzionare, che so, i gascromatografi e gli spettrometri di massa.
    E anche se vai a fare un lavoro completamente diverso, devi per forza fare un po' di apprendistato, perchè ciò che fai all'università è pura teoria.

    Che poi le aziende e gli enti ci marcino su questo aspetto, pagando una miseria e preferendo persone con più esperienza è innegabile. Ma troppe volte sento questi discorsi "ho studiato tanto e merito di più". Per me non è assolutamente così. La preparazione universitaria e la competenza a lavoro non è assolutamente consequenziale.

  10. #10
    [supersaibal]Originariamente inviato da TeoB
    Si finisce l'università a 24 anni minimo, non è volere una mucchia di soldi, però se ti arrivano al massimo 800 euro al mese, e l'affitto te lo devi pagare 1000 sei già fuori alla grande.
    Rinunci alla macchina, rinunci all'alcool, rinunci ai vestiti costosi, ma del vitto e alloggio non puoi farne a meno. [/supersaibal]
    Sì ma di chi è la colpa?
    Purtroppo il sistema è così, e non possiamo noi studenti-lavoratori far altro che adattarci, perchè a quanto pare al momento le alte sfere non hanno intenzione di cambiare.

    Preferisco tenermi l'800 euro al mese che stare a casa a non far nulla "perchè mi merito di più". Nel frattempo acquisisco in esperienza e cerco altrove.

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