Da un bel film, una piccola e forse anche banale riflessione, che oso pubblicare in questo paziente forum
Quanta distanza, differenza fra noi uomini e loro, le donne. E' banalissimo scriverlo e pensarlo, ma dopo aver visto il film My summer of love di Pawel Pawlikowski (è difficile da scrivere, ho usato lo sleale copia incolla), dopo aver visto il film, dicevo, è perdonabile. Un'estate con i suoi colori arancio e oro, due ragazze, le loro complicità, un amore saffico, la condizione mitica dell'estate, del suo tempo sospeso. Asimmetria, questo è il termine esatto per ragionare intorno al rapporto, quando esso esiste, fra uomo e donna. L'uomo è semplice, semplificato, bidimensionale, unidirezionale. La donna è complessa, contraddittoria, profondamente dolce e spaventosamente assoluta nel momento dell'ira. Certo la gioventù, come nella storia del film, fa la sua parte, e la gioventù mischiata al tempo sospeso d'una estate, d'una vacanza, è una miscela inevitabilmente ammaliante ed esplosiva, provata più o meno da tutti.
Chissà se l'amore saffico è davvero un amore distinto dall'amicizia. Ho l'impressione che il confine fra amore e profonda amicizia, complicità, volontà di rispecchiarsi senza limiti, sia confine solo teorico, non rigido, non tracciato per molti tratti. Forse la natura ha sviluppato l'inganno dell'attrazione fra i due sessi diversi per ovvie esigenze della biologia, ma il mondo di due donne è infinitamente più ampio, avviluppato intorno all'assoluto, di quello che hanno un uomo ed una donna. Due donne si fondono, un uomo ed una donna invece, si amano ognuno dal proprio punto di vista.