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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di Filjza
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    [Pubblicità] Luna Rossa

    Dove cavolo la posso trovare??
    Guuuuuugle non mi aiuta, o meglio... è più probabile che sia io a non semplificarli molto le cose, visto che non so usare le parole chiave molto bene...
    'nsomma, qualche anima pia che mi sa dire di chi è il testo?
    Grazie...
    Mi hanno ucciso i criceti...

  2. #2

  3. #3
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    No, durante la pubblicità viene recitato un testo... e io volevo proprio questo! Non so se sia stato scritto apposta per la pubblicità o se era già famoso, ma mi piaceva e lo volevo!
    Peccato non sappia trovarlo...
    Mi hanno ucciso i criceti...

  4. #4
    nn ce l'ho presente.. appena vedo la pubblicità te lo faccio sapere... chiedo al babbo che gli piace leggere... :-|

  5. #5
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    Grassie!
    Nessun altro ha qualche vaga idea?
    Mi hanno ucciso i criceti...

  6. #6
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    Up
    Mi hanno ucciso i criceti...

  7. #7
    Utente bannato
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    [supersaibal]Originariamente inviato da Filjza
    Grassie!
    Nessun altro ha qualche vaga idea? [/supersaibal]
    starai mica parlando dell'Odissea?

  8. #8
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    Ma va?
    Non l'avevo capito...
    E che passo è?

    (e sono un po' ignorante e poi l'ho letta taaanto tempo fa!)
    Mi hanno ucciso i criceti...

  9. #9
    Utente bannato
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    Lo maggior corno de la fiamma antica
    cominciò a crollarsi mormorando
    pur come quella cui vento affatica;

    indi la cima quà e là menando,
    come fosse la lingua che parlasse,
    gittò voce di fuori , e disse:"Quando

    mi diparti’ da Circe, che sottrasse
    Me più d’un anno là presso a Gaeta,
    Prima che sì Enea la nomasse,

    Nè dolcezza di figlio, nè la pietà
    Del vecchio padre, nè’l debito amore
    lo qual dovea Penelopè far lieta.

    vincer poter dentro a me l’ardore
    ch’i’ ebbi a divenir del mondo esperto,
    e de li vizi umani e del valore:

    ma misi me per l’alto mare aperto
    sol con un legno, e con quella compagna
    Picciola, dalla qual non fui diserto.

    L’un lito e l’altro vidi infin la Spagna
    fin nel Morocco, e l’isola d’i Sardi,
    e l’altre che quel mare intorno bagna.

    Io e’ compagni eravam vecchi e tardi
    quando venimmo a quella foce stretta
    dov’Ercule segnò li suoi riguardi,

    acciò che l’uom più oltre non si metta:
    da la man destra mi lasciai Sibilia,
    da l’altra già m’avea lasciata Setta.

    "O frati", dissi "che per cento milia
    perigli siete giunti a l’occidente,
    a questa tanto picciola vigilia

    d’i nostri sensi ch’è del rimanente,
    non vogliate negar l’esperienza,
    di retro al sol,del mondo sanza gente.

    Considerate la vostra semenza:
    fatti non foste a viver come bruti,
    ma per seguir virtute e canoscenza".

    Li miei compagni fec’io sì aguti,
    con questa orazion picciola, al cammino,
    che a pena poscia li avrei ritenuti;

    e volta nostra poppa nel mattino,
    de’remi facemmo ali al folle volo,
    sempre acquistando dal lato mancino.

    Tutte le stelle già de l’altro polo
    vedea la notte e’l nostro tanto basso,
    che non surgea fuor del marin suolo.

    Cinque volte racceso e tante casso
    lo lume era di sotto da la luna,
    poi che’ ntrati eravam ne l’alto passo,

    quando n’apparve una montagna, bruna
    per la distanza, e parvemi alta tanto
    quanto veduta non avea alcuna.

    Noi ci allegrammo, e tosto tornò il pianto,
    chè de la nova terra un turbo nacque,
    e percosse del legno il primo canto.

    Tre volte il fè girar con tutte l’acque;
    a la quarta levar la poppa in suso
    e la prora ire in giù, com’altrui piacque,

    infin che’l mar fu sovra noi richiuso"


  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di Filjza
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    mmm, non sono sicuro sia questa la parte giusta...
    hai per caso un link dove trovarla tutta?

    Le 2 fette di culo evito di chiedertele, tranquillo!
    Mi hanno ucciso i criceti...

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