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  1. #1

    Fedora (64bit): le mie considerazioni

    Installazione
    L'installazione è facile, semplice (anche troppo, quella di Suse mi è piaciuta di più), ma, stranamente offre la possibilità di scegliere solo tra ext2 ed ext3 (nessuna traccia di reiserfs). Io ho seguito il consiglio di Andy su questo Forums, ma trovo limitante, e molto, la scelta offerta dall'installatore.

    Post installazione
    Fedora è basata su Gnome, anche se offre la possibilità di installare KDE, e si vede. I pochi tool di configurazione fanno apparire le finestrelle micrognose tipiche di gtk1 e non si può proprio dire che siano molto belle. KDE poi è fornito, chissà perchè, incompleto di alcuni programmi e applets. Nel disco di installazione mancavano kuser, kpovmodeler, kmoon, kweather, ecc.. Kuser è poi comparso in un update.

    Programmi
    La scelta dei programmi è limitata. Oltre ai già citati, mancano ad esempio Superkaramba, Azureus, Sodipodi, Wine, Kat, kbiff, Guarddog, e molti altri.
    Alcuni li ho nstallati da FC3 a 32bit o 64bit, altri li ho presi da Suse (con tutte le loro dipendenze) e piazzati al loro posto su Fedora, visto che non sono riuscito a trovarli da nessuna parte. Alcuni li ho trovati su Livna (tra questi ultimi xmms-mp3 e le librerie per vedere i filmati dei DVD. Altri infine li ho dovuti compilare, con gran difficoltà per mancanza di ibrerie installate di default da altri OS e mancanti in FC4.

    Utilizzo
    Date le difficoltà dovute alla mancanza di programmi che utilizzo normalmente, l'installazione completa è durata infinitamente di più che per qualsiasi altro OS. Gentoo compreso. Il fatto di aver voluto comunque arrivare sino in fondo fa già capire che l'impressione iniziale era stata altamente posotiva.
    Avendo la pazienza di arrivare alla fine, Fedora infatti si dimostra un sistema veloce e quindi molto piacevole da usare. Installa di default prelink per il quale ha una configurazione che mi è sembrata migliore e più completa di quella di Suse. Tra l'altro è inserito anche in cron.daily così da tener sempre prelincato l'intero sistema. L'effetto si vede per l'appunto nella reattività del sistema stesso.

    Considerazioni finali
    E' difficile dare un giudizio in considerazione dei punti che ho indicato inizialmente. Il sistema è indubbiamente buono, ma senza la contemporanea presenza di Suse mi sarei trovato a mal partito per l'installazione di alcuni programmi che uso quotidianamente. Può darsi che andando avanti l'offerta di pacchetti migliori (FC3 ne ha indubbiamente di più), però dalla quarta edizione di Fedora mi aspettavo indubbiamente una offerta più completa.
    In questo senso e per la mancanza di un tool di configurazione sul tipo di Yast e di Mandrake Contro Center non mi sembra la distribuzione più adatta per un principiante.
    Anche Yum non è semplicissimo, e non si capisce perchè non venga installato di default Kyum o Yumex che sono entrambi interfaccie grafiche del gestore dei pacchetti.
    Anche il menu (di KDE) non mi ha impressionato favorevolmente: i programmi sono distribuiti tra pochissime voci e quindi dà un impressione molto confusionaria.
    Comunque, una volta sistemato il tutto (e ci vuole parecchio tempo per chi non conosce il mondo Fedora) si ha un signor sistema operativo, senz'ombra di dubbio tra i migliori che io abbia provato.

    Restano ovviamente alcune domande a cui non so dare risposta:

    Ogni distribuzione ha i suoi punti di forza.
    Ad esempio Debian ha apt, Suse ha il centro di controllo Yast, Mandrake ha DiskDrake, ecc..
    Non capisco perchè i vari programmatori non ne tengano conto.
    Mi spiego: Fedora invece di perdere tempo con Yum potrebbe prendere apt e synaptic (che già esistono anche per Fedora e che sono superiori a Yum e Yumex) e migliorarli adattandoli alla propria distribuzione.
    Potrebbe prendere DiskDrake e adattarlo a Fedora.
    Potrebbe prendere Yast e farne un bel centro di controllo per Fedora. Ne verrebbe fuori probabilmente la miglior distribuzione in assoluto con uno sforzo tutto sommato molto limitato.
    Lo stesso discorso vale naturalmente anche per le altre distribuzioni.
    Ho la netta impressione che nel mondo Linux ci sia un'incredibile dispersione di forze senza un reale motivo.

    mcz
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  2. #2
    Ho la netta impressione che nel mondo Linux ci sia un'incredibile dispersione di forze senza un reale motivo.
    Su questa affermazione sono decisamente d'accordo.

  3. #3
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    Su questa affermazione sono decisamente d'accordo.
    Diskdrake non lo può prendere x il semplice motivo che Mdrake non può renderlo opensurce e nemmeno distribuirlo disgiunto dalla sua distribuzione. Mandrake a suo tempo realizzò Diskdrake grazie ad un accordo con PowerQuest che a quel tempo produceva le prime versioni di PartizionMagic.

  4. #4
    D'accordo per diskdrake ma per tutto il resto del discorso di mcz che mi dici?
    APT e Synaptic possono essere utilizzati, anche YaST oramai è stato rilasciato come opensource...

    La routine di riconoscimento dell'hardware di knoppix a me è sembrata decisamente ottima, com'è che non viene utilizzata per esempio da Debian nel loro installer?

    E volendo ce ne sarebbero altre...

    Tu come la pensi?

  5. #5
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    Originariamente inviato da Highway Star
    D'accordo per diskdrake ma per tutto il resto del discorso di mcz che mi dici?
    APT e Synaptic possono essere utilizzati, anche YaST oramai è stato rilasciato come opensource...

    La routine di riconoscimento dell'hardware di knoppix a me è sembrata decisamente ottima, com'è che non viene utilizzata per esempio da Debian nel loro installer?

    E volendo ce ne sarebbero altre...

    Tu come la pensi?
    Il problema del riconoscimento hardware è legato agli extradriver che kanotix ed in genere tutte le distro derivate da debian e non solo , abbinano ai loro pacchetti e sono il loro punto di forza. Basano l'intera distro sui pacchetti originali debian e puntano la maggior parte del loro lavoro , nel cercare di risolvere quanto + possibile i problemi driver , ma se consideri che in linea di massima le derivate debian sono tutte livecd o livedvd che quindi devono garantire il + alto livello di compatibiltà
    hardware nativamente sul supporto sulle quali sono distribuite è anche una scelta praticamente obbligata ed inevitabile.

  6. #6
    Si però non hai risposto...

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