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Discussione: I giovani e il nulla

  1. #1
    Moderatore emerito L'avatar di agiaco
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    I giovani e il nulla

    No non è una menata da 50enne.

    Si tratta di un articolo che mi ha molto colpito, di Michele Serra, un paragone tra i nostri che lanciano sassi e i giovani kamikaze. In pratica si dice che il vuoto è lo stesso, anzi i nostri non hanno neppure una giustificazione ideologica o religiosa, e che i bar sono le nostre madrasse.

    Un thread domenicale.

    Nullità umana
    di MICHELE SERRA

    CI COSTA un'enorme fatica cercare di ricostruire il percorso mentale di un giovane kamikaze, l'allucinato fanatismo "religioso" che lo porta a morire e far morire, a disporre della vita altrui come materiale di scarto. Ma scaricare un sasso di 40 chili su un'autostrada, usare persone sconosciute come birilli, e poi scappare nella notte vigliacca a rintanarsi con gli amici in qualche baretto o stanzetta dove far decantare l'adrenalina e la birra: forse è perfino più faticoso e più doloroso immaginarlo, questo mostruoso deragliamento del cervello, senza mezzo alibi, mezzo movente, mezza spiegazione. Ci sono parolette rituali - la noia, il vuoto ottundente, la stupidità che si mangia come un tumore quel poco di testa - alle quali ci si aggrappa come per dare uno straccio di senso perfino al nulla omicida.

    Ma un attentato di ignoti contro ignoti, per quanto lo si giri e rigiri tra i pensieri alla ricerca di un bandolo, resta la rappresentazione secca di una nullità umana perfino più raccapricciante dell'odio terrorista. E aggravata, se possibile, dalla viltà orrenda della mano che lancia il sasso e poi si nasconde, miserabile e anonima, quasi la firma involontaria di vite miserabili e anonime, stanche ronde serali tra localini e tangenziali.

    Nei casi precedenti le indagini hanno aperto uno squarcio desolante su queste giovinezze senza efferatezza, strascicate in una normalità senza presagi di male o di bene, culminata in piccole "sfide" di canaglieria notturna per fare impressione alle ragazze. Uno scenario così insulso e rassegnatamente mediocre da non parere diverso dalle tante uguali derive di ragazzi parcheggiati ai margini della vita (ma non della società), eppure capace d'uccidere nel più gratuito e pazzesco dei modi uno che passa per caso.

    La sassata del cavalcavia è una orrenda parodia, alla nostra maniera cinica e sfinita, della mano di Dio, con perfetti cretini che decidono, una notte qualunque, di incarnare il destino, di dare morte, di spezzare come sanno e come possono un viaggio di nozze, una vacanza, una visita di lavoro, e diventano per altre persone, per famiglie intere, per innamorati ignari, per i milioni di noi che guardano il cruscotto illuminato e pensano ai casi loro, il sicario imprevisto, la fine impossibile da concepire. Non avendo orribili divinità carnefici da evocare, video di rivendicazione da lasciare, testamenti da scrivere, paradisi da incontrare, questi assassini per gioco accorciano orribilmente il percorso della superbia (che altrove richiede anni di sinistro studio, e sinistro zelo...), la concentrano nei pochi centimetri che separano la mano dal cervello, si nominano Dio per una notte, anzi per pochi secondi, e levano dalla Terra un innocente, così come da ragazzini si ammazzava per oziosa crudeltà una lucertola: per sentirsi potenti e liberi di esercitare una superiorità non dimostrabile altrimenti, se non con l'arbitrio e il piacere di usare violenza. Quella violenza che è sempre l'arma estrema dei mediocri e degli incapaci.

    Se li prenderanno, e speriamo che li prendano presto, ci risparmino il penosissimo e inutile sforzo di interrogarci sul perché e il percome. Già li sappiamo, il perché e il percome: volersi sentire importanti o magari anche solo spiritosi essendo, nel cuore e nel cervello, degli zeri assoluti. E l'impossibilità di appendere la coscienza della propria nullità a qualche gancio ideologico o religioso, uno dei tanti ganci infetti che pure mobilitano, altrove, soldatini fanatici e devotissimi assassini. Qui niente, il pretesto non esiste, il gancio è appena la propria mano idiota e feroce, si dà morte per caso dopo essere vissuti per caso. Ci darebbe quasi sollievo sapere che uno di questi mostri da cavalcavia sia in grado di articolare anche mezza spiegazione di perché sta al mondo, e di perché ha tolto dal mondo un altro. Ma non illudiamoci. Le nostre madrasse sono i tavolini di un bar, dove si impara a fare il male senza neanche le parole per dirlo.
    NO MP TECNICI PERCHE' NON NE CAPISCO NULLA, GRAZIE

  2. #2

  3. #3
    Utente bannato
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    Pienamente ragione.

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di kynani
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    gran bell'articolo...
    ::: Chi c'è c'è, chi non c'è....aaaaaah chi c'è! :::

  5. #5
    Moderatore emerito L'avatar di agiaco
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    Potete anche essere meno telegrafici.
    NO MP TECNICI PERCHE' NON NE CAPISCO NULLA, GRAZIE

  6. #6
    [supersaibal]Originariamente inviato da agiaco
    Potete anche essere meno telegrafici. [/supersaibal]

    Si, ma che dovremmo dire? c'ha pienamente ragione, non gli si può obbiettare nulla

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di kynani
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    in effetti finiremmo per ripetere il contenuto dell'articolo.

    comunque ho trovato curioso che entrambi sono icone del malessere delle rispettive società, il kamikaze però almeno ha una motivazione seria (dal suo punto di vista)
    ::: Chi c'è c'è, chi non c'è....aaaaaah chi c'è! :::

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di sustia
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    Molto bello.

    Riflette in pieno quello che ho sempre pensato, cioè che chi si fa esplodere ha delle motivazioni, bastarde e sbagliate quanto si vuole, ma le ha.

    Mi è piaciuta molto questa parte
    E l'impossibilità di appendere la coscienza della propria nullità a qualche gancio ideologico o religioso, uno dei tanti ganci infetti che pure mobilitano, altrove, soldatini fanatici e devotissimi assassini. Qui niente, il pretesto non esiste, il gancio è appena la propria mano idiota e feroce, si dà morte per caso dopo essere vissuti per caso.

  9. #9

    Re: I giovani e il nulla

    [supersaibal]Originariamente inviato da agiaco
    No non è una menata da 50enne.
    [/supersaibal]
    sembrano menate solo quando mancano le parole per spiegare
    cosa che a Michele Serra riesce benissimo

    Rimane il fatto che questi sono i NOSTRI mostri, e per loro siamo disposti a trovare ogni attenuante
    solo perchè, diciamolo, vedere il fatto nudo e crudo ci porterebbe a chiederci, senza fiato, cosa abbiamo fatto di sbagliato per creare una simile situazione di vuoto morale, mancanza di senso, mancanza di prospettive

    chi è capace di affrontare una simile riflessione?

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di kynani
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    Re: Re: I giovani e il nulla

    [supersaibal]Originariamente inviato da Berenicebis
    porterebbe a chiederci, senza fiato, cosa abbiamo fatto di sbagliato per creare una simile situazione di vuoto morale, mancanza di senso, mancanza di prospettive
    [/supersaibal]
    non so come possa sentirsi il genitore di un figlio tanto cretino ma credo che tali domande sorgano spontanee...
    io credo che, almeno in quelle famiglie dove tutto è apparentemente normale, il problema sia l'agio ed il fatto di lasciare i figli liberi di non avere responsabilità...
    ::: Chi c'è c'è, chi non c'è....aaaaaah chi c'è! :::

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