MILANO - Difficilmente il governatore di Bankitalia Antonio Fazio lascerà il suo posto, nonostante le recenti esternazioni del ministro dell’Economia Domenico Siniscalco. L’accordo politico fra il premier Berlusconi e la Lega di Umberto Bossi sembra infatti che sia molto diverso.
La Lega ha puntato i piedi su un punto: vuole la Grande Banca Padana. E la vuole subito. Va fatta in gran fretta, nel giro di pochi mesi, coinvolgendo nel suo azionariato enti locali e Stato. E Fazio, in questo quadro, è visto dalla Lega come il garante dell’operazione: una cosa del genere, infatti, ha bisogno di molte autorizzazioni da via Nazionale.
E un eventuale nuovo governatore potrebbe anche negare le autorizzazioni necessarie. Da qui il compromesso. Si fa la riforma, ma poi starà a Fazio decidere quando lasciare (e se lasciare). Prima, però, bisogna dare vita alla Grande Banca Padana. Poi se ne potrà riparlare. Fa parte dell’accordo anche il fatto che l’amministratore
delegato della Grande Banca Padana dovrà essere Gianpiero Fiorani.
C’è il rischio, quindi, che si esca da questa crisi con una nuova Banca messa su in fretta e furia per far contenta la Lega (le elezioni sono alle porte), con Fazio sempre al suo posto e con Fiorani sempre alla testa di una banca.