Grazie al benessere diffuso e alle conquiste della medicina, oggi la vecchiaia non spaventa più. Lo studio della Fondazione Oic (Opera Immacolata Concezione) presentato ieri al Censis è un inno alla longevità intelligente, e apre il cuore alla speranza. Il 64,5% degli italiani considera l’invecchiamento «un processo naturale, da vivere senza traumi». I laureati in testa (72,7) e il Nord molto più del Sud. C’è persino un 22,8% che azzarda l’ipotesi che la terza età sia una fase positiva della vita, basta saper adottare a tempo le strategie giuste, cioè stili di vita corretti, una sana alimentazione e una adeguata attività fisica. I simpatici sessantenni italiani, che ormai sono un esercito che pesa considerevolmente sull’universo dei consumi, hanno anche imparato a divertirsi molto più che in passato. Il 61% incontra amici, il 51,7 ha finalmente il tempo per leggere, il 48,4 si dedica a un hobby, il 27% frequenta ristoranti. E c’è una percentuale molto alta, l’80% che si dichiara pienamente autonoma, con un altro 14 che fa da solo gran parte delle attività quotidiane. In totale, il 94% degli italiani over sixty è totalmente o parzialmente autosufficiente. Insomma, aveva ragione Socrate. Non è tanto la vecchiaia, ma il carattere dell’individuo la radice di molti mali. Basta cambiare prospettiva e tutto comincia a funzionare meglio. Al di là dei dati, che vedono la Liguria al primo posto nella mappa della longevità, la Campania con i valori più bassi (ahinoi) e l’Abruzzo al top per il numero di anziani per comune, il quadro generale dello studio è assai confortante. Perchè i dati confermano la bella tendenza culturale a considerare questa fase della vita come una piena maturità anzichè come un fardello. Perciò crescono i salutisti che frequentano palestre e piscine, i sessantenni che si sottopongono con regolarità a controlli medici, e quelli impegnati in attività sociali o in viaggi e divertimenti. Come ha scritto James Hillman, invecchiare significa rivelare il proprio carattere, conoscere finalmente quello che siamo nella nostra unicità. Pare che la vecchia e vituperata Italia abbia finalmente finito di inginocchiarsi di fronte al falso mito della giovinezza. La ruga logora chi non ce l’ha.
La domanda e
Come te la immagini la vecchiaia?