Avevano forzato un posto di blocco a Bassora. Poi rivolta contro
i britannici che alla fine hanno abbattuto la prigione con i tank
Iracheni arrestano due militari Gb
poi il blitz inglese per liberarli
Conferma dall'ambasciata, ma l'episodio resta misterioso
Londra smentisce di aver usato la forza: solo trattative
BASSORA - Per liberare due loro soldati, finiti nella prigione della sicurezza irachena,
i militari britannici di stanza a Bassora, nel sud dell'Iraq,
hanno usato i carri armati, sfondando il muro del carcere. Il blitz delle forze britanniche è arrivato al culmine di un episodio dai contorni quantomeno misteriosi. Londra smentisce di aver dovuto ricorrere alla forza e di essere arrivata alla liberazione attraverso un negoziato.
Tutto è nato dal tentativo di forzare un posto di blocco iracheno, a colpi di arma da fuoco, da parte di due persone a bordo di un'auto. Una volta arrestati, i due sono risultati essere dei militari britannici travestiti da iracheni, con tanto di parrucche. Secondo la polizia irachena, i due si sono rifiutati di dire cosa stessero facendo e perché, affermando che solo i loro su[periori potevano eventualmente svelare l'obiettivo della loro missione.
Dopo l'arresto dei due soldati la situazione nei pressi della prigione si è fatta incandescente, e si è consumata una sorta di rivolta contro gli inglesi: alcuni mezzi blindati britannici che si trovavano vicino al commissariato iracheno sono stati incendiati, i militari inglesi hanno sparato per tenere a distanza gruppi di iracheni che li attaccavano con bottiglie molotov e sassi. In questi frangenti - secondo alcune fonti - almeno due iracheni sono stati uccisi. Poi il blitz e la liberazione, tutte circostanze confermate da una portavoce dell'ambasciata britannica a Bagdad, che ha però smentito che sia stata compiuta un'irruzione armata.