Ennesima retromarcia del Cavaliere dopo le critiche del Comune di Roma
Ennesima gaffe per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che questa volta ha fatto arrabbiare non poco il Comune di Roma.
"L'Italia è in difficoltà economica? - aveva affermato ieri mattina il premier - ma se c'è chi, come il Comune di Roma, fa vanto di aver speso 60 milioni di euro per la Notte Bianca".
Una dichiarazione - quella del numero uno di Forza Italia, palesemente falsa, che ha costretto l'ufficio stampa dell'amministrazione di Walter Veltroni a diramare una secca smentita.
"Commentando la situazione economica del Paese il Presidente del Consiglio ha evidentemente preso un grosso abbaglio affermando che la Notte Bianca di sabato scorso sarebbe costata 60 milioni al Comune di Roma - si legge nel comunicato - in effetti in quella cifra c'è del vero, solo che riguarda non le spese ma, al contrario, la quantificazione dei benefici economici che l'iniziativa ha portato alla città di Roma nello scorso fine settimana".
Una presa di posizione, quella Campidoglio, che ha convinto il premier a rifugiarsi nell'ennesima retromarcia. La strategia è sempre la stessa: lo staff di Berlusconi ha cercato di negare l'evidenza.
"Ma Berlusconi ha detto esattamente questo - ha puntualizzato il portavoce del capo del Governo, Paolo Bonaiuti - ha detto che ci sono stati dei benefici economici e che questi benefici sono derivati dalle spese che hanno fatto i partecipanti alla notte bianca di Roma. Quindi l'abbaglio non è di Berlusconi ma del Campidoglio".
Non contento, l'ufficio del premier ha chiarito che nel pomeriggio di ieri il Presidente del Consiglio ha telefonato al sindaco di Roma Walter Veltroni "confermandogli che le dichiarazioni sulla Notte Bianca si riferivano, positivamente, al volume di benefici in termini economici realizzati in seguito all'iniziativa organizzata dal Comune di Roma".