http://www.corriere.it/Primo_Piano/P...e/27/cei.shtml
ROMA - La Chiesa italiana rifiuta l'accusa di «ingerenza» fatta al cardinale Camillo Ruini e riafferma «il proprio diritto-dovere di intervenire su temi di grande rilevanza morale come la vita umana, la famiglia, la giustizia e la solidarietà ». Lo spiega il segretario della Cei, Giuseppe Betori, specificando che i vescovi continueranno «a parlare serenamente, come ci chiede il Vangelo». Pur definendo «un piacevole intermezzo» la contestazione orchestrata a Siena da parte di alcuni giovani nei confronti di Ruini, la Conferenza episcopale italiana torna sull'argomento per difendere il diritto della Chiesa a intervenire su temi di grande rilevanza morale. Betori non esita a «bacchettare» quei parlamentari che, con i loro commenti, «hanno voluto caricare la vicenda di significati politici». «La Chiesa - afferma il monsignore leggendo un comunicato diffuso al termine dei lavori del Consiglio Permanente - non si lascia certo intimidire e non verrà mai meno, nell'esercizio del discernimento evangelico e della carità pastorale al suo dovere di parlare in modo forte e chiaro per illuminare i credenti e tutti gli uomini di buona volontà». Betori ha poi ribadito che «i vescovi considerano inaccettabile» un riconoscimento giuridico delle unioni di fatto.
TERRORISMO E INTEGRAZIONE - I vescovi italiani chiedono poi con forza una «reazione efficace e solidale» contro la «persistente strategia terroristica, che ha provocato ancora negli ultimi mesi morte, sofferenza e distruzione». Il documento della Cei torna poi a riferirsi al tema delle coppie di fatto (ribadendo i concetti già espressi dal cardinal Ruini), ma inserisce anche un capitolo sul problema del terrorismo di matrice islamica e sul problema dei rapporto con l'Islam. La Cei chiede, di «non commettere l'errore di riconoscere ai terroristi il titolo, infondato, di rappresentanti del mondo islamico», sottolinea Betori. Per i vescovi italiani «i progetti di integrazione con gli immigrati islamici possano progredire pacificamente - ha spiegato - e nel rispetto delle regole della convivenza». Ma la Cei si dichiara preoccupata per «l'evolversi della situazione in Medio Oriente, fra cui il faticoso cammino della democrazia in Iraq, gli spiragli di speranza in Terra Santa» e fa appello alla «solidarietà per le diverse emergenze in terra africana».
SCIAGURE E AMBIENTE - La Cei ha espresso infine «apprensione e dolore» anche per le recenti catastrofi naturali, tra cui l'uragano Katrina e il tifone Nabi in Giappone e le «ripetute sciagure aeree tra cui quella accaduta in mare nei pressi di Palermo». Si tratta di eventi che mettono in evidenza «l'urgenza di accrescere l’attenzione e le risorse per la prevenzione e la protezione rispetto alle singole catastrofi - ha ribadito con vigore il segretario della Cei - e di promuovere l’impegno comune e universale per la tutela dell'ambiente».
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