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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di sustia
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    Turchia, ultimatum della Ue

    Secondo voi lo faranno mai?

    "Riconosca il genocidio armeno"
    L'Europarlamento: "Prima condizione per entrare in Europa"

    http://www.repubblica.it/2005/i/sezi...a/turchia.html

  2. #2
    Pazzesco, ancora si rifiutano di discutere serenamente di quello che è successo un secolo fa. E se lo vuoi fare chiamano il tribunale.

    Tra l'altro c'è anche il problema di Cipro non ancora risolto.
    The more the state 'plans' the more difficult planning becomes for the individual.
    Sto nella Pampa

  3. #3

    Re: Turchia, ultimatum della Ue

    [supersaibal]Originariamente inviato da sustia
    Secondo voi lo faranno mai?

    "Riconosca il genocidio armeno"
    L'Europarlamento: "Prima condizione per entrare in Europa"

    http://www.repubblica.it/2005/i/sezi...a/turchia.html [/supersaibal]
    si certo

    "riconosciamo il genocidio e ce ne vantiamo"
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di sustia
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    [supersaibal]Originariamente inviato da seifer is back
    si certo

    "riconosciamo il genocidio e ce ne vantiamo" [/supersaibal]
    See, buonanotte.
    Io parlavo seriamente, nel senso che loro vogliono entrare in Europa, solo che il loro concetto di "diritti umani" è molto vago (vabbè, anche il nostro..).
    Solo che l'occasione è molto ghiotta per loro, quindi si tratta di fare un po' di conti, e cercare il modo meno doloroso per dire quello che hanno fatto.

    Il mio dubbio è quello se il tornaconto economico può portare all'ammissione di quello che hanno fatto 100 anni fa.

  5. #5
    Utente bannato
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    cioè loro ammettono il genocidio.. noi diciamo a ok.. allora siete stati davvero voi.. bene entrate in europa.. :master:

  6. #6
    Moderatore di Windows e software L'avatar di darkkik
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    [supersaibal]Originariamente inviato da scimmietta1
    cioè loro ammettono il genocidio.. noi diciamo a ok.. allora siete stati davvero voi.. bene entrate in europa.. :master: [/supersaibal]
    Beh, anche noi europei non è che siamo proprio degli stinchi di santo
    I can see much clearer now, I'm blind.
    Io fui già quel che voi siete, Quel ch'io son voi anco sarete.
    Remember that death is not the end, but only a transition
    All that we learn this time is carried beyond this life.

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di sustia
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    [supersaibal]Originariamente inviato da scimmietta1
    cioè loro ammettono il genocidio.. noi diciamo a ok.. allora siete stati davvero voi.. bene entrate in europa.. :master: [/supersaibal]
    E questo è un altro dubbio..personale ovviamente, perchè ai politicanti poco importa, anche perchè è passato un secolo.

    Al massimo io pretenderei controlli sullo stato dei diritti ora, non nel 1915..

  8. #8
    se non vado errato anche la croazia non è propriamente nell'UE per motivi simili...il mancato riconoscimento di qualche crimine di guerra durante l'indipendenza...o sbaglio?

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di sustia
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    [supersaibal]Originariamente inviato da andropoff
    se non vado errato anche la croazia non è propriamente nell'UE per motivi simili...il mancato riconoscimento di qualche crimine di guerra durante l'indipendenza...o sbaglio? [/supersaibal]
    Su questo non so dirti

  10. #10
    [supersaibal]Originariamente inviato da sustia
    Su questo non so dirti [/supersaibal]
    In occasione delle le consultazioni sui possibili negoziati per l'ingresso della Croazia nella UE, l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha presentato a tutti i 25 paesi membri dell'Unione un nuovo rapporto sulla discriminazione del gruppo etnico serbo e sull'esclusione su base razziale della piccola minoranza Rom in Croazia. L'APM saluta l'inizio dei negoziati con la Croazia, ma chiede all'UE che ponga di condizionare l'ingresso del paese all'effettiva parità di diritti e di trattamento dei due gruppi etnici.

    Il gruppo serbo è tuttora discriminato e le autorità croate non rispettano i suoi diritti. Secondo il rapporto, solo un terzo dei circa 300.000 cittadini croati appartenenti al gruppo etnico serbo hanno potuto tornare a casa dopo essere stati cacciati dal paese durante la riconquista della Krajina da parte dell'esercito croato. Le istituzioni e i tribunali croati rallentano oltre misura il riconoscimento e la restituzione di case, appartamenti, terreni e campi, tant'è che spesso i legittimi proprietari rinunciano a tornare in patria per motivi di età e i loro figli si sentono ormai estranei nel loro paese di origine. Mentre nel 1990 in Croazia vivevano circa 600.000 Serbi, oggi ne restano solo 201.631*. L'assegnazione di posti di lavoro da parte di ditte private e/o istituzioni è a svantaggio del gruppo serbo e i tribunali rallentano le decisioni sulle riparazioni post-guerra e sul riconoscimento della cittadinanza. Allo stesso modo da un lato le indagini condotte sui crimini croati commessi contro membri del gruppo serbo sono sicuramente insufficienti, mentre dall'altro vengono condannati anche in loro assenza ipotetici criminali di guerra serbi.

    Tra le 30.000 e le 40.000 persone appartengono alla minoranza Rom in Croazia. Per loro la discriminazione su base razziale e segregazione nel sistema educativo fanno parte della quotidianità, ancora peggiore è la loro situzione sul mercato del lavoro. Se la minoranza serba , così come altre sette minoranze etniche possono contare con proprie rappresentanze nel parlamento, ai Rom non è stato riconosciuto nessun rappresentante. L'APM critica aspramente anche il fatto che nelle scuole di alcune regioni della Croazia molti bambini Rom sono stati costretti contro la volontà dei loro genitori a frequentare classi particolari e separate dagli altri alunni. Una situazione che ci ricorda dolorosamente l'annientamento di 28.000 Rom su 28.500 da parte del regime degli Ustascia durante la Seconda Guerra Mondiale.

    * Nota: Fino alla sua morte il presidente Franjo Tudjman non ha intrapreso nessun passo serio per rendere possibile il ritorno dei profughi. Secondo l'APM questo crimine non può essere giustificato nemmeno con l'uccisione di 13.000 civili croati durante la guerra serbo-croata. Le azioni di vendetta croate hanno provocato a loro volta centinaia di vittime serbe di cittadinanza croata.



    http://www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050315it.html

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