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Discussione: wg311v3

  1. #1

    wg311v3

    ciao a tutti

    ragazzi qualcuno è riuscito a installre questa scheda wg311v3 con ndiswrapper?

    se si come ha fatto? grazie

  2. #2
    Che problemi hai con ndiswrapper?

    Che errori hai?

    Che chipset è la 311v3?


  3. #3
    praticamente ho caricato i driver con ndiswrapper -i driver.inf e quando vado a fare ndiswrapper -l mi dice il driver piu l'hardware che ci sono tutto ok..

    vado a fare iwconfig
    e non mi rileva la scheda...

    ovviamente il modulo ndiswrapper l'ho caricato...

    ma te hai la mia stessa scheda?

    ps sai mica se è supportata dai *bsd?

  4. #4
    si cmq è la rev3... quella con il chipset marvell ovviamente non supporatato da linux

  5. #5
    No, non ho quella scheda ma di solito la stragrande maggioranza delle schede funziona con ndiswrapper...

    basta dare

    ndiswrapper -i driver.inf
    modprobe ndiswrapper
    ifconfig wlan0 up (se è wlan0...)

    Che messaggio ti restituisce modprobe ndiswrapper?

    Che vedi dentro 'dmesg'?

    Questa scheda probabilmente è sopportata da FreeBSD visto che esiste per questo OS un port di ndiswrapper, direi invece che non è sopportata da OpenBSD o NetBSD...


  6. #6
    ndiswrapper trova correttamente la mia WG311v3 su suse 9.3 con i driver presenti nel cd.. spero che nel frattempo tu abbia risolto in altra maniera.

    Lungo le due rive del fiume gelato si stendeva la cupa e tetra foresta di abeti, dai quali il vento aveva appena spazzato il manto di brina. Nella luce crepuscolare quegli abeti neri e sinistri sembravano inclinarsi l'uno verso l'altro. Un silenzio minaccioso incombeva sul paesaggio, privo di qualsiasi segno di vita o di movimento, e desolato e freddo al punto da non poter ispirare che un solo sentimento: quello della più triste malinconia. E nello stesso tempo pareva che da quel paesaggio trapelasse una specie di riso, un riso ben più spaventoso di qualsiasi malinconia o tristezza, un riso tragico, come quello di una sfinge, un riso agghiacciante più della brina e che rammendava l'incombere minaccioso dell'ineluttabile. Era la saggezza potente e impenetrabile dell'eternità che irrideva alla vita, alla sua futilità e agli sforzi degli uomini.

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