tutte le mie amiche fanno sto cavolo di tiramisù.si allenano da quando sono diventate donne a fare tiramisù.
che sembra una maledizione,quella teglietta famosa portata da casa che appare per magia a fine cena,che l'ha fatto la paola,che come lo fa lei...
non ho mai potuto partecipare alla commissione di scucchiaiatrici esperte,dove si confronta la crema della paola con quella della valentina,si cerca di ricordare che biscotti utilizzi marina e si decide che sono meglio quelli impiegati da silvia.io mangio e zitta, che non voglio suggellare ulteriormente il profondo astio che segnera' per sempre silvia e marina,divise dall'impasto di un biscotto.
io i dolci li faccio al forno,di grazia,mi piace impastare e veder lievitare.mi piace pure fare i disegnini e vedere come reggeranno alla temperatura del forno.
purtroppo mi ritrovo che il forno in questa casa non ce l'ho. così ho deciso che per la prima volta,domani sera,IO, produrro'un tiramisù.
oggi ho preso gli ingredienti:
savoiardi
mascarpone
zucchero
uova
caffè
cacao amaro
+
frusta a manovella
e frigoverre a forma di tiramisù
gli ingredienti li ho scopiazzati dai tiramisù pronti del banco frigo,perchè l'idea mi è venuta in mezzo al supermercato e io non so esattamente cosa ci sia in questo aggeggio.2 marche lo profumavano con marsala,un'altra con cognac.io ho aggeggiato un po' in mezzo agli alcool, e poi ho deciso che per 16 euro di cognac Napoleon, il rhum di casa andra' benissimo.vero?
ora,senza intavolare una conferenza sulla bonta' di savoiardi versus pavesini o orosaiwa ( vi prego,io possiedo dei savoiardi)avete qualche"trucchetto della silvia" per facilitare l'impresa? naturalmente,in questo dolce da deficienti, è il tradimento delle chiare montate,che mi terrorizza.
comincio domani mattina