nel mio periglioso ma non troppo ritorno verso casa, ho come oramai è mia consuetudine, acceso la radio, mezzo di comunicazione che spero possa riprendersi quella fetta di mercato che oramai la snobba.
comunque, mi sono imbattuto in una interessante disquisizione, che sebbene non abbia nulla a che vedere con la teoria del nostro ben amato bubuking, mi ha, per appunto, riportato alla menta il jolly del vecchio bubu.
Secondo lui, se ben ricordo, esistono alcune persone identificabili come i jolly in un mazzo, ora come già in passato gli dissi per me è la solita vecchia storia dell'essere differenti, ma non è questo quello che voglio analizzare ed in nessun caso cerco di screditare la sua teoria.
Ma partiamo dall'inizio, la trasmissione stava parlando di un argomento abbastanza scontato (beh difficile trovare argomenti che non lo siano, piu difficile è trovare coloro che riescono a proporre nella giusta maniera tali od altri argomenti), ovvero di vincenti e perdenti.
Nel suo parlare, una persona, di cui non ricordo ne professione ne nome ha detto ciò che ha portato alla mia mente questa "famosa" teoria del jolly.
Ovvero che la relazione che intercorre tra vincente e perdente, ed ogni loro sfumatura è sempre e comunque come un dato; si rimane sempre invischiati nelle 6 facce di cui è composto.
Si so bene, e qui metto le mani avanti, che ne esistono a 4, ad 8 a 10, 12 e 20 facce di dadi, ma nell'iimaginario credo sia innegabile che il dado a sei facce.
mentre invece dovremmo, usufruendo dell'atto di creare, considerare una settima faccia del dado e cosi uscire da quella sorta di canone o convenzione che tanto spesso utilizziamo.
Nella fattispecie, e qui vado un po oltre, la settima faccia del dado sarebbe la presa di coscenza del perdente di aver perso e da li l'accetazione e la "risalita" o "rinascita".
Ma ciò che, almeno per quanto concerne bubuking, è rilevante, è la settima faccia del dado.
Mi spiego, il jolly, per quanto particolare, per quanto raro ecc, è comunque una carta di un mazzo; che sia la prima o l'ultima poco importa, è sempre una carta in un insieme delimitato di n carte, dove n è il numero delle carte di un mazzo che non ricordo quante sono.
E quindi ti chiedo, cosa succede se io al tuo mazzo di carte dove ci sono i fiori, i picche, i denari, i cuori e ovviamente i jolly, inserisco una nuova carta?
spero di aver dato qualche spunto di riflessione un po a tutti in generale, e se cosi non fosse, beh scusate ma non ve lha ordinato il dottore di leggere tutto