aveva altri due figli, di 12 e 6 anni. Era sposato da circa 20 anni con una ragazza di Amburgo, figlia di un pastore protestante. Il figlio più grande aveva da tempo dato molte preoccupazioni ai genitori, oggi sarebbe dovuto essere ricoverato per la terza volta, non aveva più voluto studiare, faceva ancora la terza media.
Lui da giovane era stato a lungo uno scapolo impenitente ed allegro. Le pistole le teneva in casa perché aveva la passione del tiro a segno. La famiglia era molto ricca, infatti il palazzo dove abitavano era di proprietà suo e della sorella.
Sono convinto che sia stato un tuffo al cuore trovare quel nome sulla chiamata ieri sera alle 8: lui era morto tre ore prima.
Era Enrico Gavuzzo, un amico di mio padre.