La guerra, si sa, è sempre una schifezza, e questo va scritto, tanto per esser chiari. Però, all'interno delle raffigurazioni della guerra stessa, è innegabile quanto sia più elegante la guerra dell'ottocento, rispetto a quella del novecento. In particolare, giacchè qui trattiamo del futile, tralasciando il dramma, sono le uniformi che fanno la differenza. Le uniformi moderne sono appunto, mimetiche, atte a nascondere, rendono la figura del combattente simile al fango, alla sabbia, alla palude. Le uniformi della vecchia guerra invece non nascondono, mostrano, ostentano, la guerra è teatrale, rappresentazione.
Probabilmente la realtà è polvere, dolore, sangue, paura, però nel racconto, è tutta una sfilata di colori, stoffe, lame rilucenti. Del resto, non solo nella guerra, il passato è molto più elegante, elitario senz'altro. Ma che sarebbe stato Garibaldi se le camice rosse fossero state color del fango? L'eleganza non è solo esteriorità, ma è il senso di un gesto eroico.