Ricevo questa mail da una mia amica e ve la inoltro pari pari...
Roba da torcibudella!
Non volevo guardare il filmato, inizialmente. Ma per chi ha stomaco e fegato (assicuro che ce ne vuole) di resistere anche solo trenta secondi, ma credo sia meglio suggerire di diffonderlo: http://www.strasbourgcurieux.com/fourrure/
Amo gli animali; mi sono detto 'faccio quello che posso per loro'. Starei solo male per niente. Poi ho deciso di vederlo, di star male per un tempo che non finiva più, perché non basta "sapere", ma occorre vedere per poter raccontare a chi non vuole farlo. E' indicibile il dolore che sta dietro agli articoli di pregio, rifiniti, bordati in pelle e pelliccia, che riempiono le vetrine dei negozi, dei grandi magazzini e dei mercati. Voglio che si pensi quando si sceglie una borsa, un paio di guanti, un giaccone, una giacca a vento, senza dimenticare quanto c'è dietro. E' troppo semplice chiudere gli occhi e non vedere, turare le orecchie e non sentire. La conoscenza è alla base della civiltà. Europa, America ed Oriente, tutti sono coinvolti.
Un esempio a caso è la Cina. Animali bellissimi, tenerissimi; procioni e marmotte. Grassi e in sovrannumero, rinchiusi in gabbie serrate da filo di ferro. Afferrati per la lunga coda e sbattuti in terra una, due volte, fino all'intontimento. Con calma, senza fretta alcuna vengono tagliate le zampine, segate; il piede dell'aguzzino li soffoca all'altezza del collo. Con la medesima flemma si incidono i moncherini uno ad uno per preparare lo strappo.
Quel che resta è lì ad attendere il proprio destino, mentre tenta di sobbalzare con gli occhi lucidi, spalancati.
Appesi, scuoiati con naturalezza, magari voltandosi a parlottare con un altro aguzzino, e loro che si contorcono senza capire il perchè.
Il pelo fatica a staccarsi da quei piccoli corpi, infine la carcassa viene gettata su un carro, su una montagna di membra nude. E' finita, finalmente è finita. La zoomata sul muso racconta un'atrocità inimmaginabile, e un musetto ancora si muove quasi a guardare lo scempio, la tortura cui è stato sottoposto.
Un'agonia per chi osserva, come me, un'eternità per quegli esserini. Gli scotennatori somigliano ai pubblici ministeri, agli avvocati che ingrassano sulle sventure altrui, a quella ridda di genti che fabbricano astuzie per ingannare chi spende il suo tempo a vivere sul serio.
Poi è la volta dei cani; stessa orribile sorte. Ogni specie trattata come fosse esente dal dolore, come se non avesse centri nervosi, sensibilità. I responsabili di Woolrich, Aspesi e le altre marche di pregio che, dietro al loro commercio, mascherano tali attività, come fanno a dormire quieti la notte? Esiste una legge in Italia: per tranquillizzare i consumatori, si vieta l'importazione di pelli di cane a gatto (peccato che in dogana venga tutto mistificato con nomi di fantasia e si dichiarino volpi, lapin e agnelli dove non ce ne sono). Per risalire alla vera natura dell'imbroglio, servirebbe un costoso esame del DNA che nessuno è disposto a pagare.
Chi avrà il coraggio di "leggere" le evidenze del filmato, vedrà persino un orsetto bianco in attesa del supplizio. Alla fine, resterà solo una domanda a pressarci, probabilmente senza risposta. Ma com'è possibile che un dio abbia creato uomini tanto crudeli?