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Mercoledì 16 Novembre 2005 - cronaca del Fermano
Violenta e rapina due trans, arrestato
L’uomo, di Jesi, è stato preso dalla polizia. All’ospedale i due malcapitati
di DIANA MARILUNGO
Storia di sesso, di violenza e di pochi "spicci" a Lido Tre Archi. Una sordida avventura di sesso ha rischiato di tramutarsi in tragedia. Sodomizzati, malmenati duramente e rapinati da un loro cliente, due transessuali molto noti nella zona, residenti nel popoloso quartiere, sono finiti l'altra notte in ospedale riportando diversi traumi ed escoriazioni. Non sono però, fortunatamente per loro, in pericolo di vita anche se per ora restano ricoverati in uno dei reparti del nosocomio di rete. Il rapinatore, bloccato dagli uomini del Commissariato di Fermo, accorsi alla chiamata di una delle vittime, è stato associato, ieri mattina, alle carceri della città in attesa dell'interrogatorio da parte del Gip. Su di lui pende anche l'accusa della rapina e lesioni. Il fatto è avvenuto lunedì ed ha come protagonista P.B., un energumeno di 40 anni, disoccupato, di Jesi che nella stessa notte in due occasioni è riuscito ad estorcere a due transessuali una piccola somma ciascuno. Tutto si è svolto nel giro di poche ore. L'uomo è giunto a Lido Tre Archi dalla costa a bordo della propria utilitaria. Pare che il Fermano fosse una meta fissa per le sue abitudini sessuali. Ha suonato alla porta del primo trans. Questi l'ha accolto come probabilmente faceva spesso. Non immaginava certo che l'uomo, dopo il rapporto sessuale, preso da una furia incontrollabile l'avrebbe malmenato a sangue. Pare addirittura che l'abbia colpito alla testa lasciandolo tramortito sul pavimento della sua abitazione. Prima di ferirlo, però, P.B. si è fatto consegnare dal transessuale la somma di 150 euro, un bottino ben misero per la portata delle violenze subite dalla sua vittima. Ma il raptus violento non ha abbandonatolo lo jesino, perché subito dopo, quasi dovesse vendicarsi di non si sa cosa, uscito dall'abitazione del primo transessuale è andato alla ricerca dell'altro "femminiello". L'ha trovato nella propria abitazione e lì si è ripetuto il violento rituale messo in scena poco prima. Soltanto che questa volta il bottino è stato un poco più sostanzioso. Dopo aver preteso la prestazione dal transessuale, P.B. l'ha aggredito duramente e poi gli ha estorto circa 200 euro. Poi se l'è data a gambe. La Polizia, però, intanto era stata messa sulle tracce dell'uomo dalla telefonata di alcune persone che avevano udito le grida del primo transessuale. Non ci è voluto molto agli uomini del Commissariato di Fermo guidati da Carmine Di Benedetto, a rintracciare l'energumeno. Questi, infatti, risalito in macchina, comprensibilmente soddisfatto nonostante lo sparuto bottino si stava dirigendo verso casa percorrendo la Statale 16. E' lì che i poliziotti l'hanno bloccato, appena fuori dal quartiere di Lido Tre Archi. L'hanno agguantato e portato in camera di sicurezza. I due transessuali, invece, sono stati immediatamente trasportati al Pronto Soccorso di Fermo dove sono giunti con l'autoambulanza della Croce Azzurra. I sanitari del reparto del "Murri" viste le loro condizioni li hanno ricoverati in uno dei reparti del nosocomio. Gli investigatori stanno indagando sulla vicenda a 360 gradi. Intanto è stata arrestata subito dopo l'operazione e condannata ieri mattina per direttissima dal giudice del Tribunale di Fermo, una giovane donna dell'est, B.E. R. di 25 anni per inosservanza ad un decreto di espulsione della Questura di Ancona.