Vi sottopongo un quesito relativo alla proprietà di un sottotetto che ci sta letteralmente facendo impazzire!
Abbiamo appena acquistato un appartamento al piano attico/sottotetto di un edificio storico attualmente in totale ristrutturazione. In questo appartamento (che è l'unico all'ultimo piano e che ha il tetto a vista), a fianco del corridoio che unisce zona giorno/zona notte, corre, per tutta la sua lunghezza, un "sottotetto" che è sempre stato utilizzato come ripostiglio dall'inquilino del nostro appartamento che vi ha abitato per 40 anni e che vi accedeva attraverso una porticina (in realtà, più che un sottotetto, sembra un'espansione del nostro appartamento). Nel tempo il solaio si è deteriorato ma è rimasta l'antica travatura. L'accesso a tale sottotetto è possibile solo dalla nostra proprietà e al suo interno non vi è nulla che possa essere destinato ad uso comune. L'inquilino del piano sotto ne pretende improvvisamente la proprietà nonostante la soprintendenza alle belle arti gli abbia intimato di mantenere il controsoffitto che da sempre esiste nel suo appartamento (egli vorrebbe abbatterlo per raggiungere il tetto e farvi due lucernai). Tale sottotetto non è accatastato e non esistono documenti che attestino la proprietà del condominio. Abbiamo letto tutte le sentenze in merito ma qui la stranezza è che "l'ultimo piano" cui in genere esse attribuiscono la proprietà è costituito proprio dal nostro appartamento e non da quello sottostante e di conseguenza quel sottotetto è di fianco a noi e non sopra. Di chi è?