L’art. 1 della nostra Costituzione, sempre che chi ci governa non l’abbia già cambiato, recita:” L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”…
Visto che stiamo parlando di Costituzione sarebbe opportuno rimanere nell’ambito della legalità evitando di citare quella parte oscura del mondo del lavoro (altro che oscura… è proprio nera…anzi “in nero”) … che comunque regge parte della nostra economia…
Ma chi è veramente il popolo ?
Si definisce popolo quel gruppo di persone che messe insieme su un autobus o al mercato discute dell’euro ripetendo in continuazione e senza mai stancarsi la frase “Da quando c’è l’euro tutto costa il doppio…”
Inutile nascondercelo… il concetto di “popolo” è piuttosto triste: personalmente quando penso a questa parola mi si materializza nella mente la figura di un cane bastonato incapace di ribellarsi al suo padrone…
E non è che le cose nel corso dei secoli siano cambiate di tanto: è cambiata la forma ma non l’intensità dei sorprusi… ogni cosa infatti deve essere rapportata alla sua epoca, sarebbe illogico ragionare in senso assoluto perché ci mancherebbe un comune senso della misura…
Vero è che nel medioevo il signore locale aveva il diritto di spupazzarsi quando e come voleva la ragazza più bella del villaggio… cosa inconcepibile ai giorni nostri (…) ma è anche vero che oggi l’uomo è molto più sensibile rispetto al passato perché ha fatto proprio il concetto di “diritto-dignità”…
Gli elementi che caratterizzano il popolo sono quindi:
- il malcontento
- l’impotenza
- la rassegnazione
Il malcontento è un concetto piuttosto generale che va interpretato… le cause del malcontento sono tante infatti… la casalinga si lamenta dei prezzi sempre più alti dei prodotti, il trentenne disoccupato impreca contro la mancanza di un lavoro stabile, il vecchietto prende di mira le nuove generazioni ed invoca con aria fiera i tempi “ben più nobili” del fascismo… tante cause accomunate da una sola cosa: il pianto!!!
L’impotenza è ciò che conferisce al popolo l’immortalità: se il popolo avesse dalla sua i mezzi per stravolgere le cose infatti non sarebbe più tale…
In fisica esistono tante leggi che conservano qualcosa “la quantità di moto”, “l’energia”… esiste anche una legge di conservazione del popolo che afferma “Il malcontento e la felicità di un popolo non si creano ne si distruggono ma si conservano trasformandosi…” : la conseguenza più grande di questa legge è data dal fatto che “se qualcuno sta ridendo certamente da qualche altra parte e con la stessa intensità qualcuno starà piangendo”…
Ma perché il popolo manca dei mezzi necessari alla sua riscossa ?
La risposta è semplice “perché esso è costituito da uomini !!!”: mettendo da parte l’ipocrisia e concentrandoci un poco di più sulla nostra persona infatti noteremo che è piuttosto comune il senso di “fottere gli altri” per trarre un qualche vantaggio personale…
A tal proposito vi propongo il seguente esperimento: prendete una ragazza molto carina e disponibile a soddisfare i desideri sessuali di una sola persona (fatto?!?)… prendete il vostro migliore amico e riunchidetevi con lui nella stessa stanza in cui avevate precedentemente rinchiuso la ragazza (per ovvi motivi …) … quanto credete che durerà la vostra migliore amicizia ?
Ora che avete ben chiaro nella vostra mente il concetto di “impotenza” … passiamo al concetto di rassegnazione…
Avete presente quel movimento delle labbra accompagnato dalla scrollatine di spalle che si scambiano le vecchiette quando parlano della pensione ?
Bene… quello è l’emblema della rassegnazione…
La rassegnazione è quella sensazione intima e personale che scatta all’interno di ciascuno di noi quando pensiamo “M......a!!! Non c’è niente da fare…”: quando Dio creò l’uomo era consapevole del fatto che prima o poi questi si sarebbe organizzato in società per scannarsi con i suoi simili… così pensò bene di dotare i padroni “della forza e del coraggio” e gli schiavi “della stupidità”…
Cosa voglio dire con questo ?
Voglio dire che i vecchietti continueranno ancora per molto tempo a ricordare con falsa nostalgia i tempi passati, continueranno ancora ad additare le nuove generazioni rappresentate da quelle ragazze che girano con l’ombellico scoperto… ma alla fine si volteranno “in senso di approvazione” quando una di queste di chinerà a raccogliere qualcosa…
Perché il popolo è così… è stupido… e tale deve restare.