VENEZIA, 8 DIC - Costretto a salire su un'auto a
soddisfare i desideri sessuali di una focosa signora sotto lo
sguardo del presunto marito, che teneva in tasca una pistola, e
quindi rapinato di un centinaio di euro.
È quanto ha denunciato ai carabinieri un extracomunitario di
23 anni, originario del Marocco in possesso di regolare permesso
di soggiorno, dipendente di una coOperativa di servizi,
abbordato dalla coppia, secondo il suo racconto, a una fermata
dell'autobus a Santa Maria di Sala (Venezia).
Invitato a entrare in auto e a appartarsi con la donna con la
promessa di un compenso in denaro il ragazzo, il giovane avrebbe
rifiutato e fatto segno di andarsene, ma sarebbe stato
«convinto» a salire in auto - come riportano oggi alcuni
quotidiani locali - dalla vista del calcio di una pistola
addosso all'uomo.
Il conducente della vettura, una Mercedes, si sarebbe quindi
diretto nel parcheggio di un campo sportivo dove il giovane
sarebbe stato costretto sotto minaccia a consumare un rapporto
sessuale con la donna. Un atto molto rapido, sempre secondo la
denuncia, condotto dalla stessa protagonista femminile. Prima di
essere fatto scendere all'extracomunitario sarebbe stato
sottratto anche il denaro contenuto nel suo portafoglio, poco
più di un centinaio di euro. Una volta recatosi al lavoro, il
giovane è stato convinto dal datore a recarsi dai carabinieri
per denunciare l'insolità vicenda.
Gli investigatori, dopo una serie di verifiche, si sono
recati sul luogo della presunta violenza e hanno recuperato
alcuni fazzoletti di carta che sono stati ora affidati alla
scientifica. Indagini sono intanto in corso per cercare di
individuare la coppia accusata di abusi sessuali, sequestro di
persona e rapina. (ANSA).