“Il cielo era sgombro da ogni pensiero ed un alito di vento spostava con leggerezza i rami degli alberi più giovani. Si poteva definire una classica giornata di primavera.
Non tutto però era calmo come la natura in quel momento, infatti, con sguardo penetrante, un uomo scrutava lo spazio circostante.”
Mi trovavo in una boscaglia, lontano da qualsiasi luogo abitato. Guardandomi attorno gli alberi e gli arbusti non erano assai uniti tra loro anzi, sembravano concedermi dello spazio, quasi si aprissero attorno a me.
Ero li ad aspettare che qualcosa accadesse e sconvolgesse il corso normale degli eventi. Avveniva di tanto in tanto che chiudessi per un attimo gli occhi per riposarli e appena riaperti nulla risultava cambiato.
Quasi speravo che tempestivamente tutto dovesse cambiare.
“Erano passate assai giornate da quando intraprese il viaggio e la stanchezza iniziava a farsi sentire. L’unico nutrimento che egli riusciva a procurarsi era ciò che una disorganizzata caccia poteva offrirgli.”
Continuavo ad osservare tutto ciò che mi circondava, sicuro che qualcosa dovesse accadere, quel qualcosa avrebbe sicuramente appagato i miei sforzi.
Dopo ore qualcosa finalmente si mosse e attirò il mio sguardo ma forse non era nulla, solo la stanchezza che si prendeva gioco di me..