1969.
Un uomo schizoide del ventunesimo secolo si aggirava lungo il fiume della città tossica.
Una luce nera gli illuminò la strada e apparve un angelo caduto.
Era bellissimo, con gli occhi da tigre e il rimmel che colava per via della pioggia purpurea.
Chiese all'uomo "Scegli : una scala verso i cieli o un'autostrada per l'inferno"
L'uomo si sentì come il bianconiglio e iniziò ad avere paura dell'oscurità.
"Ho già assistito a fin troppe mostre di atrocità, ora vorrei soltanto tornare a casa."
"Lo sai, non c'è nessuno a casa"
"Si lo so, ma preferisco pensare alla mia casa dell'amore"
"La strada è lontana, dovrai essere un passeggero stordito e confuso, per intraprendere il viaggio"
"Mio caro angelo, si avvicina Santo Stefano e dimmi...sei mai morto ?"
"Certo, mi dedicarono anche la canzone della morte dell'angero nero."
"Capisco, chi fù a dedicartela ?"
"Una ragazza meravigliosa, ma purtroppo perse il controllo e capì che l'amore ci avrebbe diviso ancora una volta"
"Posso immaginarlo"
"Le disse che sarei stato il suo specchio"
"Deve essere bello entrare nel tunnel dell'amore, peccato che io mi sia perso l'uscita successiva"
"Beh, amico mio, ora apri i tuoi occhi e torna a casa."
"Okkei angelo, lacio drom"
Un bacione sulla boccuccia a chi trova più riferimenti musicali.