L'altra sera ero indeciso se andare a interrogare il lavandino del bagno oppure se andare a spazzare il giardino, quando mi telefona Attila e mi fa: "21 meno 10..." e io: "11! un'altra un'altra!". Allora lui mi fa: "No, volevo dire otto e cinquanta davanti al cinema moderno che vediamo king Kong io, te e lo zio". Io: "Ok, avevo cose imporanti da fare, ma vengo." Lui: "Sì, dovevi spazzare il giardino, vero?" Io: "Sì".
Alle 11 sono davanti al cinema, arrivano Attila e zio Graziano. Entriamo e la cassiera fa: "King Kong?"
Io: - Sì, mi hai riconosciuto. Vuoi un autografo?
Lo zio e attilio cominciano a boccheggiare per terra e la cassiera mi guarda con cupidigia, perché l'uomo peloso e che grugnisce e che si arrampica sui grattacieli, come dimostrerà poi il film, acchiappa.
Il cinema moderno è un cinema d'altri tempi. Ha una sola sala, lo schermo è grosso come il televisore di casa mia e i posti a sedere sono pochi, anche se per adeguarsi hanno fatto una seconda sala. O meglio, loro espongono due film alla volta, la seconda sala in realtà è casa della signora che gestisce il cinema. Tu sali e lei ti fa vedere sulla tv in bianco e nero quello che c'è in casa, tranne quando c'è la De Filippi, lì non ci sono santi, però ti offre il caffé coi biscotti e ti fa fumare.
Appena dopo il tizio che strappa i biglietti (quando è di cattivo umore ti tira anche un pugno nei denti), ci fermiamo al baracchino della signora che vende i popcorn. I popcorn sono lì dal 1976 e parlano. Lo zio prende per tutti e tre poppocò grandi e goga media.
Entriamo seminando poppocò che appena toccano terra scappano urlando e nella sala libera ci sediamo proprio a fianco dell'unica coppietta che c'è. Lo zio fa anche alla tizia: "E' libero?". La tizia guarda con cupidigia lo zio, perché, come dimostrarà il film, l'uomo molesto che ragiona male acchiappa. Il tizio della coppietta lancia sguardi d'odio, aveva già la lingua pronta per una jam session di limone duro.
Ci sediamo e poco dopo inizia il film. Lo zio si addormenta russando e io e Attila ci incastriamo i poppocò nel naso e li spariamo fuori soffiando. Io mi appisolo verso metà film e mi risveglio quando King Kong, abbracciando la bionda, dice: "Domani è un altro GGGRRRRRUUUUOOOOOOAAAARRRGGGG!", però ora come ora non sono tanto sicuro che mi fossi già svegliato, forse era la fine del sogno.
Comunque sia, una boiata mondiale, il film. Dura tre ore e ad essere generosi c'era materiale buono per farlo durare cinque minuti.
Passiamo ai voti:
Cassiera: ********
Poltroncine: **
Poppocò: ***** (raccontavano barzellette bellissime)
Goga media: **
Coppietta: ***