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E' accusato di aver ricevuto indirettamente dall'azienda
allora di Tanzi contributi illeciti pari a 85.000 euro
ROMA - Il Tribunale dei ministri ha chiesto alla giunta per le autorizzazioni della Camera di poter procedere nei confronti del ministro Gianni Alemanno accusato di aver ricevuto dalla Parmalat di Callisto Tanzi "illeciti contributi in denaro pari ad euro 85.000 da destinare ad An, tramite contribuzioni alla rivista Area". Il ministro ha fatto sapere poco dopo che intende rinunciare all'immunità parlamentare.
"Non voglio sottrarmi ad alcun tipo di giudizio - ha spiegato - perchè il mio comportamento è stato lineare, corretto e trasparente".
Callisto Tanzi, secondo la ricostruzione fatta dai magistrati e inviata alla giunta per le autorizzazioni della Camera, avrebbe versato gli 85.000 euro a titolo di "ringraziamento" per l'interessamento dimostrato dal ministro delle Politiche Agricole nella vicenda del latte "Fresco Blu".
Alemanno, insieme al ministro per la Salute Girolamo Sirchia aveva istituito, nel marzo del 2002, una commissione interministeriale per lo studio e l'analisi di questo prodotto della quale fecero parte anche consulenti dello stesso Tanzi e che concluse i propri lavori esprimendosi favorevolmente "sulla durabilità del latte in questione".
Contro la denominazione 'latte fresco' riconosciuta al prodotto Parmalat (che aveva una scadenza fino a 14 giorni), la Granarolo aveva presentato ricorso al tribunale di Bologna che ne aveva sospeso il commercio. Molti altri produttori di latte protestarono contro la decisione presa dalla commissione interministeriale e il risultato fu l'istituzione di una seconda commissione che ne decretò il divieto di vendita.
(11 gennaio 2006)