Poche volte ho dei sogni così vividi da ricordarmeli al risveglio, stasera (o stamattina) era una di quelle volte.
Sono nel mio vecchio I.T.I. laboratorio di elettronica industriale e c'è compito di storia. Mentre una prof che non conosco distribuisce i fogli del test un mio compagno di classe si sposta nel banco dietro al mio e inizia a schiaffeggiarmi la nuca ridendo come un deficiente.
Evito la rissa anche perché non avrei speranze, improvvisamente sento d'esser tornato ai primi anni novanta: niente sport, 110Kg di peso, sfigato come un cammello.
Il tipo in questione (Della Vedova, un nanetto borioso con i capelli ricci) mi segue finché la prof non consegna anche a me e a lui il compito.
Mi accorgo d'avere anche il foglio con le risposte e me la prendo comoda: cazzeggio un pò, gioco con il Gameboy, evito le palline di carta stagnola che mi tirano addosso.
A dieci minuti da termine mi accorgo che il foglio delle risposte è in tedesco scritto pure male.
Scrivo quello che capisco e invento il resto ma so che sarà un disastro: escluso prendere più di 5.
Cambio dell'ora: mentre sono ai distributori per una merendiina veloce i miei allegri compagnucci (Fabiani, Pagnut, Sartor) devastano le mie proprietà. I miei libri sono bruciati, hanno pisciato nel mio zaino e buttato fuori dalla finestra del 3° piano (ma i laboratori non stavano in seminterrato? :master: ) tutto quello che fosse anche minimamente tecnologico compresi due orologi da polso nuovi (che nel 1990 nemmeno c'era la tecnologia per farli, quasi).
M'inc@zzo.
Ma, come dicevo, sono un ciccione sfigato: nessuno dei miei altri compagni muove un dito per aiutarmi contro i "bulli" anzi, se la ridono di brutto.
Io ho la "coscienza" di adesso, li vedo lenti: non sarebbero in grado nemmeno di toccarmi, potrei ribaltarmi di botte anche dormendo.
Il mio corpo però è incredibilmente pesante e goffo, inciampo quasi su me stesso. Mi deridono ancora mentre uno di loro mi picchia forte.
Sono in terra, mi sanguina il naso. Raccolgo quello che rimane dei miei libri e lo metto nello zaino umido piangendo.
Attorno tutti ridono.
SVEEEEEEEEEEEEGLIAAAAAAAAA!
Si va a lavorare!
Oggi non riesco a essere di buon umore.