«Berlusconi deve togliere le mani dal calcio. Non è roba sua, ma degli italiani. Quello che ha fatto mercoledì, utilizzando la politica per fermare una cosa che tutte le forze parlamentari, che ringrazio, avevano auspicato e concordato, è gravissimo. E dimostra che lui attraverso la politica vuole controllare il calcio e portare benefici a Mediaset. Questo è intollerabile». C'è dunque Berlusconi dietro al «no» di Forza Italia? «Certo. Da An a Rifondazione Comunista, tutti, di fronte a qualcosa che riguarda il bene comune del Paese e dei cittadini, hanno trovato l'intesa. Tutti meno Forza Italia, il cui comportamento dimostra invece che gli interessi sono solo quelli del padrone. Berlusconi è un bugiardo, un grande bugiardo quando dice come ha fatto l'altra sera di non sapere. Io stesso lo avevo avvisato di quanto stava accadendo attraverso una autorevolissima persona».
In un precedente «Porta a Porta» lei si rivolse a Berlusconi dandogli del tu. Ora cosa gli dice? «Di vergognarsi».
E' guerra. «E' una battaglia sacrosanta. Che porterebbe, pur nelle giuste differenze tra un club e l'altro che nessuno disconosce, ad avere un calcio migliore. Invece, ecco il teorema perverso di voler privilegiare le grandi e al tempo spesso cercare di far spendere il meno possibile alla televisione amica. Quel che resta, le briciole, agli altri. E' una vergogna. Io sono convinto che tutti insieme si ricaverebbe dalle televisioni il massimo. E che questo massimo sarebbe così superiore ai ricavi attuali, che alla fine le grandi, che resterebbero tali, non ci rimetterebbero. Basta vedere quanto viene pagato il calcio in Inghilterra e Francia, per capirlo. Ma quando non c'è competizione, è tutto scontato, è fatale si svuotino gli stadi. Penso ai giovani, al piccolo tifoso di provincia che deve nascere e morire sapendo che la sua squadra non conterà mai nulla. No, non lo accetto».
Esiste il rischio stop al campionato?
«Non voglio nemmeno pensare a ipotesi del genere. Ma è bene non abusare del potere. Altrimenti qualche volta finisce che uno perde la pazienza».
e la replica:
Dopo le interviste rilasciate dal presidente della Fiorentina Della Valle, nelle quali accusava il patron del Milan Silvio Berlusconi di essere un bugiardo e invitandolo a "togliere le mani dal calcio", è arrivata la piccata replica del premier. "Con Della Valle parlano i miei avvocati", ha detto il numero uno del club rossonero, che aggiunge: "Della Valle è in cerca di pubblicità. Forse pensa che offendere Berlusconi sia uno spot per i suoi prodotti di lusso presso certi elettori di sinistra radical chic".
da goal.com
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