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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    I DUELLANTI di Ridley Scott (film -stanotte)

    I Duellanti (The duellists) – Di Ridley Scott - 1977



    Oggi vi parlerò de “I duellanti”, primo film del regista Ridley Scott.
    Lo farò per due motivi:
    1) perché è uno dei miei film preferiti - cosa di cui magari vi importa poco, per cui passo alla:
    2) perché va in onda stanotte su Rai1 alle 2.25, orario infame per vederlo, ma non per registrarlo
    (con l’avvertenza importante che Rai1 e Rai2 sono scandalose nel rispetto degli orari di programmazione notturna, mi è capitato che un film iniziasse anche 50 minuti dopo l’orario previsto, per cui siete avvertiti: se volete registrarlo, tenetevi larghi…).
    Chiuso il preambolo, veniamo al film…

    La trama del film è la storia di un duello tra due ufficiali dell’esercito di Napoleone che si sviluppa a fasi alterne lungo l’intero arco delle campagne napoleoniche che insanguinarono l’Europa agli inizi dell’800, duello che avrà termine soltanto dopo la caduta di Napoleone, in piena Restaurazione.
    I due ufficiali protagonisti, entrambi del corpo degli Ussari, sono l’aristocratico, elegante e romantico tenente Armand D’Hubert (l’attore Keith Carradine) e il sanguigno, proletario e rodomonte tenente Gabriel Féraud (Harvey Keitel). Nella Strasburgo dell’anno 1800 Féraud, ritenendosi offeso da D’Hubert per una futilissima questione, lo sfida a duello, e D’Hubert, dovendo obbedire suo malgrado al codice d’onore, non può rifiutarsi.
    Lo scontro si concluderà con un nulla di fatto, ed in seguito D’Hubert si vedrà costretto ad affrontare più volte il turbolento avversario, man mano che le campagne napoleoniche faranno ritrovare i due nel corso degli anni, dando loro occasione di ripetere quel duello eterno e insensato, mentre entrambi scalano tutti i gradi della gerarchia militare fino a quello di generale.
    In parallelo, sia pure condizionato dal reciproco astio, in D’Hubert si sviluppa un rapporto di misterioso rispetto verso il suo antagonista, diventato un implacabile e ingombrante alter-ego la cui nefasta ombra sovrasta la vita e gli affetti femminili di D’Hubert, anche dopo la sua ricerca di pace tra le braccia di una giovane sposa in una famiglia della vecchia aristocrazia.
    Il film vive quindi di questo curioso incontro-scontro tra due destini differenti (ben diverso sarà quello di Féraud da quello di D’Hubert, al termine dei conflitti), ma si ricorda anche per la perfezione scenografica, per lo splendore estetico e raffinatissimo della fotografia e dei paesaggi coadiuvato da un uso sapiente della luce (si sente l’influenza del “Barry Lyndon” kubrickiano, di poco anteriore), per il magnetismo irresistibile delle splendide divise e della tradizione cavalleresca che i due perseguono, nonostante i tempi già allora l’avessero seppellita da tempo (emblematico in proposito l’incontro di D’Hubert con il ministro Fouchè, un personaggio storico opportunista e spregevole, che potremmo definire il principe dei voltagabbana, ed emblematico anche il finale del film).
    Ma guardandolo si può riflettere anche su altro: l’irrazionalità della natura umana, il disagio dell’umiliazione, l’insensatezza della guerra della quale in fondo il duello tra i due è metafora, la necessità di dare un senso qualunque, anche controverso, alla propria esistenza.



    Il film (che a mio avviso resta il più bello diretto da Ridley Scott), vinse il premio come miglior opera prima al festival di Cannes del 1977. Per chi fosse interessato, è tratto da un romanzo breve di Joseph Conrad, (Il duello) al quale è abbastanza aderente.
    Sul piano personale, posso dire che è uno di quei film che mi sono rimasti dentro. Non chiedetemi di spiegarne il perché, ma da quando l’ho visto per la prima volta ho sentito una misteriosa attrazione verso quelle splendide immagini, e verso quel selvaggio e contrastato rapporto di sentimenti tra i due protagonisti. Oserei dire che trovo il film di una bellezza dolorosa, da capolavoro, ed è uno di quei film che rivedo periodicamente con affetto.

    In quanto al regista, pare ormai che Ridley Scott, dopo averci lasciato questo ed altri film memorabili (Alien e Blade Runner) sia rimasto invischiato nel girone infernale dei blockbuster hollywoodiani, tanto spettacolari quanto vuoti, dal quale credo sarà difficile liberarsi, proprio come (ironia della sorte) accade in questo film a D’Hubert con il rivale Féraud. Ma così è la vita.
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  2. #2
    Libro stupendo, film meraviglioso.
    «Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto.»

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di alda
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    Il DVD l'ho consumato a forza di vederlo e rivederlo...
    Se capire significa mettersi al posto di chi è diverso da noi, i ricchi e i dominatori del mondo hanno mai potuto capire milioni di emarginati?

  4. #4
    Moderatore di Windows e software L'avatar di darkkik
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    Gli Iron Maiden han dato il titolo alla canzone da questo film?
    I can see much clearer now, I'm blind.
    Io fui già quel che voi siete, Quel ch'io son voi anco sarete.
    Remember that death is not the end, but only a transition
    All that we learn this time is carried beyond this life.

  5. #5
    concordo, l'ho visto una volta sola parecchi anni fa (subito dopo barry lyndon tra l'altro, quando la rai i bei film li trasmetteva ancora in orari umani) e l'ho trovato irresistibile, anche il carisma degli attori ha avuto la sua parte nel farmelo apprezzare.
    se riesco a trovare una cassetta vuota lo registro volentieri... mamma rai permettendo
    love is a ring, the telephone
    love is an angel disguised as lust
    here in our bed until the morning comes

  6. #6
    He threw down a glove you made the mistake
    Of picking it up now you're gone
    The choosing of guns or fighting with swords
    The choice of weapons is done
    He'll tear you apart as soon as you start
    You know you don't have a chance.
    Fight for the honour
    Fight for the splendour
    Fight for the pleasure
    Fight for the honour
    Fight for the splendour
    Fight for your life!
    Ready to start the duel begins the best man wins in the end.
    A lunge and a feint, a parry too late
    A cut to the chest and you're down
    Seeing the stain then feeling the pain
    Feeling the sweat on your brow.
    The fighting resumes, a silence looms the swordsmen move 'gainst each other
    A cut and a thrust, a parry, a blow, a stab to the heart and you're down
    The Angel of Death hears your last breath
    Meanwhile the Reaper looks on.
    Fought the honour
    Fought for the splendour
    Fought for the pleasure
    Fought for the honour
    fought for the splendour
    Fought to the death
    [supersaibal]Una volta qui c'era il bar Mario
    L'han tirato giù tanti anni fa
    E i vecchi, i vecchi, i vecchi i vecchi
    sono ancora lì che dicono che senza non si fa

    [/supersaibal]

  7. #7
    Moderatore di Windows e software L'avatar di darkkik
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    [supersaibal]Originariamente inviato da darkkik
    Gli Iron Maiden han dato il titolo alla canzone da questo film? [/supersaibal]
    [supersaibal]Originariamente inviato da jsmoran
    He threw down a glove you made the mistake
    Of picking it up now you're gone
    The choosing of guns or fighting with swords
    The choice of weapons is done
    He'll tear you apart as soon as you start
    You know you don't have a chance.
    Fight for the honour
    Fight for the splendour
    Fight for the pleasure
    Fight for the honour
    Fight for the splendour
    Fight for your life!
    Ready to start the duel begins the best man wins in the end.
    A lunge and a feint, a parry too late
    A cut to the chest and you're down
    Seeing the stain then feeling the pain
    Feeling the sweat on your brow.
    The fighting resumes, a silence looms the swordsmen move 'gainst each other
    A cut and a thrust, a parry, a blow, a stab to the heart and you're down
    The Angel of Death hears your last breath
    Meanwhile the Reaper looks on.
    Fought the honour
    Fought for the splendour
    Fought for the pleasure
    Fought for the honour
    fought for the splendour
    Fought to the death [/supersaibal]
    Lo prendo come un sì
    I can see much clearer now, I'm blind.
    Io fui già quel che voi siete, Quel ch'io son voi anco sarete.
    Remember that death is not the end, but only a transition
    All that we learn this time is carried beyond this life.

  8. #8
    essendo appassionato di epoca napoleonica, ho visto parecchie volte "i duellanti".
    Bella soprattutto la scena con i cosacchi nella steppa innevata
    Corsi di informatica a Roma. Dite che vi mando io...

    « I popoli non dovrebbero aver paura dei propri governi: sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli. »

  9. #9
    Sì, mi pare che abbiano proprio dichiarato di essersi ispirati al film; del resto Steve Harris è un appassionato di storia napoleonica e ha una scena di battaglia di Austerlitz, o un'altra di Napoleone, tatuata sull'avambraccio.
    [supersaibal]Una volta qui c'era il bar Mario
    L'han tirato giù tanti anni fa
    E i vecchi, i vecchi, i vecchi i vecchi
    sono ancora lì che dicono che senza non si fa

    [/supersaibal]

  10. #10
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    [supersaibal]Originariamente inviato da jsmoran
    Sì, mi pare che abbiano proprio dichiarato di essersi ispirati al film; del resto Steve Harris è un appassionato di storia napoleonica e ha una scena di battaglia di Austerlitz, o un'altra di Napoleone, tatuata sull'avambraccio. [/supersaibal]
    Steve Harris ha tutto il mondo tatuato sull'avambraccio
    I can see much clearer now, I'm blind.
    Io fui già quel che voi siete, Quel ch'io son voi anco sarete.
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