Vivevi una vita tranquilla da ragazzino della tua età, poi trovavi quella cartolina nella cassetta della posta e tutto cambiava.
Come avete vissuto la vostra visita dei 3 giorni?
Io se ci penso adesso capisco tante cose che in quel periodo non avevo afferrato.
Prima le analisi del sangue, poi i 3 giorni veri e propri.
Tutti assemblati dentro una stanzona, la maggior parte della gente la conoscevo. Avevo la certezza di non essere preso per insufficienza toracica (e infatti), ma gli altri? Chi sarebbe partito per il militare?
Il questionario psicologico per vedere se sei idoneo oppure no, gli amici ai colloqui con lo psicologo perché hanno risposto "male". L'analisi delle urine, devi farla adesso! Non dopo, adesso! Ok, fa niente, si fa e basta.
Poi il test per i polmoni, la visita oculistica.
Infine la visita completa, spogliati in una stanza piena di perfetti sconosciuti salvo pochi conoscenti. Fatti misurare dal medico militare. Infine il verdetto del superiore, idoneo o non idoneo. Cosa vuoi fare nella vita?
A ripensarci adesso la visita militare sapeva molto di campo di concentramento, seppur in maniera MOLTO minore venivano meno i diritti del comune cittadino, si veniva giudicati e sondati dai militari... per cosa poi? E i poveracci che sono andati a fare il militare avranno senz'altro passato momenti peggiori dei miei. Prigionieri dello stato per X mesi, a distanza dalla famiglia, reclusi dentro una caserma.
Meno male che hanno abolito questa stupida usanza.
Ok, fine del momento "Amarcord".