Le espressioni di apprezzamento formulate da Fabio Capello nei confronti di Francisco Franco hanno scatenato le ire dell’eurodeputato catalano Raul Romeva, che in un'interrogazione ha chiesto l'intervento della Commissione Europea. In un'intervista a «La Repubblica», il tecnico friulano aveva detto che se in Spagna oggi tutto funziona il merito è dell’«eredità di ordine» lasciata da Franco. Il partito verdecatalano, cui appartiene il deputato, afferma che le dichiarazioni di Capello «costituiscono una deplorevole apologia di fascismo» e si chiede «cosa sarebbe successo se invece del regime fascista di Franco, Capello avesse lodato Adolf Hitler o Benito Mussolini».
«Capello — prosegue Romeva — è una persona che ha lavorato nello stato spagnolo e pertanto dovrebbe avere una conoscenza approfondita di quello che hanno significato la repressione e la limitazione delle libertà durante la dittatura di Franco. Dichiarazioni come queste vanno contro gli sforzi che si stanno facendo dalla Catalogna per recuperare la memoria storica». E dopo le reazioni provenienti dalla Spagna, arriva anche il j'accuse dei Verdi di casa nostra: «Dichiarazioni deplorevoli, Capello faccia autocritica». Marco Lion, deputato Verde e affezionato tifoso juventino si dice infatti «indignato dalle affermazioni dell'allenatore bianconero che ha di fatto inneggiato all'ordine fascista realizzato da Franco con la negazione di ogni spaziodi libertà e democrazia. La Juventus è una grande squadra che ha tifosi in tutto il mondo e non merita di essere identificata con quelle parole: Capello deve riparare alle gravi dichiarazioni». Il tecnico dopo la gara con l’Empoli commenta così: «Quanto rumore per un apprezzamento verso una nazione che conosco bene, dove tutto funziona come un orologio senza tanta burocrazia. Se qualcuno se l'è presa mi spiace ma non posso fare contenti tutti».