Visualizza la versione completa : il peso del dolore
lo senti, colpo sordo rimbombare sull'anima bruciando i ponti con il mondo.
un azione, un gesto, un qualcosa che penetra all'interno di quello che sei e assopisce l'istinto a rialzarsi, braccia e gambe unite in un unico abbraccio sotto il ventre nel vano tentativo di celare quello che senti, tanto è forte il timore che possa liberarsi da te e invadere il mondo.
ma lui di certo non vuole lasciarti e dal profondo del tuo stomaco lo senti muoversi, straziare con fiamme eteree le barriere che il tempo ti ha aiutato a erigere, lasciandoti indifeso, e in un qualche modo libero.
il dolore è li, si agita comprime e devasta, ma non potendo trovare nelle lacrime una via di fuga non ri rassegna e continua si agita e comprime e devasta, nella luce non trovi conforto ma fastidio, schiariscono la tua visione avvelenata delle cose rendendoti ancora più fragile...
scimmietta1
14-02-2006, 12:10
l'ottimismo è il sale della vita eh??
no
se leggo questo me MAZZO
scimmietta1
14-02-2006, 12:12
Originariamente inviato da mame01
no
se leggo questo me MAZZO
te lo leggo me?? :D
Originariamente inviato da thitan
lo senti, colpo sordo rimbombare sull'anima bruciando i ponti con il mondo.
un azione, un gesto, un qualcosa che penetra all'interno di quello che sei e assopisce l'istinto a rialzarsi, braccia e gambe unite in un unico abbraccio sotto il ventre nel vano tentativo di celare quello che senti, tanto è forte il timore che possa liberarsi da te e invadere il mondo.
ma lui di certo non vuole lasciarti e dal profondo del tuo stomaco lo senti muoversi, straziare con fiamme eteree le barriere che il tempo ti ha aiutato a erigere, lasciandoti indifeso, e in un qualche modo libero.
il dolore è li, si agita comprime e devasta, ma non potendo trovare nelle lacrime una via di fuga non ri rassegna e continua si agita e comprime e devasta, nella luce non trovi conforto ma fastidio, schiariscono la tua visione avvelenata delle cose rendendoti ancora più fragile...
l'ho letto
:cry:
scimmietta1
14-02-2006, 12:20
e cosa aspetti ora? :jam:
Originariamente inviato da scimmietta1
e cosa aspetti ora? :jam:
mi uccido solo con un MIRACLE BLADE io
sono una persona di classe
:stordita:
insomma dicci che ti è successo :stordita:
Bluelake
14-02-2006, 12:34
Originariamente inviato da thitan
lui di certo non vuole lasciarti e dal profondo del tuo stomaco lo senti muoversi, straziare con fiamme eteree le barriere che il tempo ti ha aiutato a erigere, lasciandoti indifeso, e in un qualche modo libero.
il dolore è li, si agita comprime e devasta, ma non potendo trovare nelle lacrime una via di fuga non ri rassegna e continua si agita e comprime e devasta, nella luce non trovi conforto ma fastidio, schiariscono la tua visione avvelenata delle cose rendendoti ancora più fragile...
:cry: :cry: :cry: :cry: non è bello riconoscersi in qualcosa di tanto triste... eppure è così :cry: :cry: :cry: :cry:
un velo maschera i tuoi occhi rendendoli immuni ai colori, alle cose belle che ti circondano, il tuo specchio si rifiuta di riflettere un'immagine così patetica e si limita a mostrare stralci di lineamenti su di un viso tratto verso il cielo, come un indole di sfida.
il cibo non ti appaga, l'aria appesantisce i tuoi polmoni come zavorra, e il loro movimento vitale minaccia di fermarsi ogni volta che apri gli occhi.
il sole se ne và, poi torna, come nulla fosse successo, forse perchè in fondo non è successo nulla.
e allora cos'è? da dove viene quel sapore sul palato che la lingua cerca invano di evitare, da che pulpito è nata l'inerzia che rallenta il sangue nelle vene?
senti il cuore battere stanco, a fatica, come se pure lui fosse intento a chiedere una tregua, di tanti abissi che ha passato ora non può che riposare, ogni palpito echeggia in un torace ormai vuoto.
e la mente? lei non si cura d questo, ancora ne cerca il motivo, consumandosi tentando di fuggire dall'intreccio di filo spinato che sono le tue domande.
chiudi gli occhi, vedi gocce di sangue colare dalle tue ferite, e baciando il suolo emettono un suono a te familiare, come l'eco di un pianto lontano...ma non sei ferito e non stai sanguinando, non al di fuori almeno...