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  1. #1

    Quando frugare nei vecchi mp3 ti fa riflettere...

    ...su come gli anni passano, ma i problemi sono spesso i soliti... questa è del 1976:

    Ma che piccola storia ignobile mi tocca raccontare, così solita e banale come tante,
    che non merita nemmeno due colonne su un giornale o una musica o parole un po' rimate,
    che non merita nemmeno l' attenzione della gente, quante cose più importanti hanno da fare,
    se tu te la sei voluta, a loro non importa niente,
    te l' avevan detto che finivi male...

    Ma se tuo padre sapesse qual' è stata la tua colpa rimarrebbe sopraffatto dal dolore,
    uno che poteva dire "guardo tutti a testa alta", immaginasse appena il disonore,
    lui che quando tu sei nata mise via quella bottiglia per aprirla il giorno del tuo matrimonio,
    ti sognava laureata, era fiero di sua figlia,
    se solo immaginasse la vergogna,
    se solo immaginasse la vergogna,
    se solo immaginasse la vergogna...

    E pensare a quel che ha fatto per la tua educazione, buone scuole e poca e giusta compagnia,
    allevata nei valori di famiglia e religione, di ubbidienza, castità e di cortesia,
    dimmi allora quel che hai fatto chi te l' ha mai messo in testa o dimmi dove e quando l'hai imparato
    che non hai mai visto in casa una cosa men che onesta
    e di certe cose non si è mai parlato
    e di certe cose non si è mai parlato
    e di certe cose non si è mai parlato...

    E tua madre, che da madre qualche cosa l' ha intuita e sa leggere da madre ogni tuo sguardo:
    devi chiederle perdono, dire che ti sei pentita, che hai capito, che disprezzi quel tuo sbaglio.
    Però come farai a dirle che nessuno ti ha costretta o dirle che provavi anche piacere,
    questo non potrà capirlo, perchè lei, da donna onesta,
    l' ha fatto quasi sempre per dovere,
    l' ha fatto quasi sempre per dovere,
    l' ha fatto quasi sempre per dovere...

    E di lui non dire male, sei anche stata fortunata: in questi casi, sai, lo fanno in molti.
    Sì, lo so, quando lo hai detto, come si usa, ti ha lasciata, ma ti ha trovato l' indirizzo e i soldi,
    poi ha ragione, non potevi dimostrare che era suo e poi non sei neanche minorenne
    ed allora questo sbaglio è stato proprio tutto tuo:
    noi non siamo perseguibili per legge,
    noi non siamo perseguibili per legge,
    noi non siamo perseguibili per legge...

    E così ti sei trovata come a un tavolo di marmo desiderando quasi di morire,
    presa come un animale macellato stavi urlando, ma quasi l' urlo non sapeva uscire
    e così ti sei trovata fra paure e fra rimorsi davvero sola fra le mani altrui,
    che pensavi nel sentire nella carne tua quei morsi
    di tuo padre, di tua madre e anche di lui,
    di tuo padre, di tua madre e anche di lui,
    di tuo padre, di tua madre e anche di lui?

    Ma che piccola storia ignobile sei venuta a raccontarmi, non vedo proprio cosa posso fare.
    Dirti qualche frase usata per provare a consolarti o dirti: "è fatta ormai, non ci pensare".
    E' una cosa che non serve a una canzone di successo, non vale due colonne su un giornale,
    se tu te la sei voluta cosa vuoi mai farci adesso
    e i politici han ben altro a cui pensare
    e i politici han ben altro a cui pensare
    e i politici han ben altro a cui pensare...
    Contatto mail e GTalk - I miei tweets
    17 febbraio 2007... Grazie di essere così speciale Diego!
    Presto, potrebbe essere un VAIRUS!!! Boh bu bu Nne dymmostry almeno dyecy di mmenou

  2. #2
    Utente di HTML.it
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    Via Paolo Fabbri
    amo quel disco.

  3. #3
    Ma s' io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, le attuali conclusioni
    credete che per questi quattro soldi, questa gloria da stronzi, avrei scritto canzoni;
    va beh, lo ammetto che mi son sbagliato e accetto il "crucifige" e così sia,
    chiedo tempo, son della razza mia, per quanto grande sia, il primo che ha studiato...

    Mio padre in fondo aveva anche ragione a dir che la pensione è davvero importante,
    mia madre non aveva poi sbagliato a dir che un laureato conta più d' un cantante:
    giovane e ingenuo io ho perso la testa, sian stati i libri o il mio provincialismo,
    e un cazzo in culo e accuse d' arrivismo, dubbi di qualunquismo, son quello che mi resta...

    Voi critici, voi personaggi austeri, militanti severi, chiedo scusa a vossìa,
    però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia;
    io canto quando posso, come posso, quando ne ho voglia senza applausi o fischi:
    vendere o no non passa fra i miei rischi, non comprate i miei dischi e sputatemi addosso...

    Secondo voi ma a me cosa mi frega di assumermi la bega di star quassù a cantare,
    godo molto di più nell' ubriacarmi oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare...
    se son d' umore nero allora scrivo frugando dentro alle nostre miserie:
    di solito ho da far cose più serie, costruire su macerie o mantenermi vivo...

    Io tutto, io niente, io stronzo, io ubriacone, io poeta, io buffone, io anarchico, io fascista,
    io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale, negro, ebreo, comunista!
    Io frocio, io perchè canto so imbarcare, io falso, io vero, io genio, io cretino,
    io solo qui alle quattro del mattino, l'angoscia e un po' di vino, voglia di bestemmiare!

    Secondo voi ma chi me lo fa fare di stare ad ascoltare chiunque ha un tiramento?
    Ovvio, il medico dice "sei depresso", nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento.
    Ed io che ho sempre detto che era un gioco sapere usare o no ad un certo metro:
    compagni il gioco si fa peso e tetro, comprate il mio didietro, io lo vendo per poco!

    Colleghi cantautori, eletta schiera, che si vende alla sera per un po' di milioni,
    voi che siete capaci fate bene a aver le tasche piene e non solo i coglioni...
    Che cosa posso dirvi? Andate e fate, tanto ci sarà sempre, lo sapete,
    un musico fallito, un pio, un teorete, un Bertoncelli o un prete a sparare cazzate!

    Ma s' io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse farei lo stesso,
    mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino, poi sono nato fesso
    e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare:
    ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare e a culo tutto il resto!

  4. #4
    via paolo fabbri 43... l'avvelenata...
    Potere e Potenza

  5. #5
    Utente di HTML.it
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    E un' altra volta è notte e suono,
    non so nemmeno io per che motivo, forse perchè son vivo
    e voglio in questo modo dire "sono"
    o forse perchè è un modo pure questo per non andare a letto
    o forse perchè ancora c'è da bere
    e mi riempio il bicchiere..
    E l' eco si è smorzato appena
    delle risate fatte con gli amici, dei brindisi felici
    in cui ciascuno chiude la sua pena,
    in cui ciascuno non è come adesso da solo con sé stesso
    a dir "Dove ho mancato, dov'è stato?",
    a dir "Dove ho sbagliato?"
    Eppure fa piacere a sera
    andarsene per strade ed osterie, vino e malinconie,
    e due canzoni fatte alla leggera
    in cui gridando celi il desiderio che sian presi sul serio
    il fatto che sei triste o che t'annoi
    e tutti i dubbi tuoi...
    Ma i moralisti han chiuso i bar
    e le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori:
    è bello ritornar "normalità",
    è facile tornare con le tante stanche pecore bianche!
    Scusate, non mi lego a questa schiera:
    morrò pecora nera!
    Saranno cose già sentite
    o scritte sopra un metro un po' stantìo, ma intanto questo è mio
    e poi, voi queste cose non le dite,
    poi certo per chi non è abituato pensare è sconsigliato,
    poi è bene essere un poco diffidente
    per chi è un po' differente...
    Ma adesso avete voi il potere,
    adesso avete voi supremazia, diritto e Polizia,
    gli dei, i comandamenti ed il dovere,
    purtroppo, non so come, siete in tanti e molti qui davanti
    ignorano quel tarlo mai sincero
    che chiamano "Pensiero"...
    Però non siate preoccupati,
    noi siamo gente che finisce male: galera od ospedale!
    Gli anarchici li han sempre bastonati
    e il libertario è sempre controllato dal clero, dallo Stato:
    non scampa, fra chi veste da parata,
    chi veste una risata...
    O forse non è qui il problema
    e ognuno vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi
    e ognuno costruisce il suo sistema
    di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali,
    scordando che poi infine tutti avremo
    due metri di terreno...
    E un' altra volta è notte e suono,
    non so nemmeno io per che motivo, forse perchè son vivo
    o forse per sentirmi meno solo
    o forse perchè a notte vivon strani fantasmi e sogni vani
    che danno quell' ipocondria ben nota,
    poi... la bottiglia è vuota...

  6. #6
    Questa domenica in Settembre non sarebbe pesata così,
    l' estate finiva più "nature" vent' anni fa o giù di lì...
    Con l' incoscienza dentro al basso ventre e alcuni audaci, in tasca "l'Unità",
    la paghi tutta, e a prezzi d' inflazione, quella che chiaman la maturità...

    Ma tu non sei cambiata di molto anche se adesso è al vento quello che
    io per vederlo ci ho impiegato tanto filosofando pure sui perchè,
    ma tu non sei cambiata di tanto e se cos' è un orgasmo ora lo sai
    potrai capire i miei vent' anni allora, i quasi cento adesso capirai...

    Portavo allora un eskimo innocente dettato solo dalla povertà,
    non era la rivolta permanente: diciamo che non c' era e tanto fa.
    Portavo una coscienza immacolata che tu tendevi a uccidere, però
    inutilmente ti ci sei provata con foto di famiglia o paletò...

    E quanto son cambiato da allora e l'eskimo che conoscevi tu
    lo porta addosso mio fratello ancora e tu lo porteresti e non puoi più,
    bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà:
    tu giri adesso con le tette al vento, io ci giravo già vent' anni fa!

    Ricordi fui con te a Santa Lucia, al portico dei Servi per Natale,
    credevo che Bologna fosse mia: ballammo insieme all' anno o a Carnevale.
    Lasciammo allora tutti e due un qualcuno che non ne fece un dramma o non lo so,
    ma con i miei maglioni ero a disagio e mi pesava quel tuo paletò...

    Ma avevo la rivolta fra le dita, dei soldi in tasca niente e tu lo sai
    e mi pagavi il cinema stupita e non ti era toccato farlo mai!
    Perchè mi amavi non l' ho mai capito così diverso da quei tuoi cliché,
    perchè fra i tanti, bella, che hai colpito ti sei gettata addosso proprio a me...

    Infatti i fiori della prima volta non c' erano già più nel sessantotto,
    scoppiava finalmente la rivolta oppure in qualche modo mi ero rotto,
    tu li aspettavi ancora, ma io già urlavo che Dio era morto, a monte, ma però
    contro il sistema anch' io mi ribellavo cioè, sognando Dylan e i provos...

    E Gianni, ritornato da Londra, a lungo ci parlò dell' LSD,
    tenne una quasi conferenza colta sul suo viaggio di nozze stile freak
    e noi non l' avevamo mai fatto e noi che non l' avremmo fatto mai,
    quell' erba ci cresceva tutt' attorno, per noi crescevan solo i nostri guai...

    Forse ci consolava far l' amore, ma precari in quel senso si era già
    un buco da un amico, un letto a ore su cui passava tutta la città.
    L'amore fatto alla "boia d' un Giuda" e al freddo in quella stanza di altri e spoglia:
    vederti o non vederti tutta nuda era un fatto di clima e non di voglia!

    E adesso che potremmo anche farlo e adesso che problemi non ne ho,
    che nostalgia per quelli contro un muro o dentro a un cine o là dove si può...
    E adesso che sappiam quasi tutto e adesso che problemi non ne hai,
    per nostalgia, lo rifaremmo in piedi scordando la moquette stile e l'Hi-Fi...

    Diciamolo per dire, ma davvero si ride per non piangere perchè
    se penso a quella che eri, a quel che ero, che compassione che ho per me e per te.
    Eppure a volte non mi spiacerebbe essere quelli di quei tempi là,
    sarà per aver quindici anni in meno o avere tutto per possibilità...

    Perchè a vent' anni è tutto ancora intero, perchè a vent' anni è tutto chi lo sa,
    a vent'anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell' età,
    oppure allora si era solo noi non c' entra o meno quella gioventù:
    di discussioni, caroselli, eroi quel ch'è rimasto dimmelo un po' tu...

    E questa domenica in Settembre se ne sta lentamente per finire
    come le tante via, distrattamente, a cercare di fare o di capire.
    Forse lo stan pensando anche gli amici, gli andati, i rassegnati, i soddisfatti,
    giocando a dire che si era più felici, pensando a chi s' è perso o no a quei party...

    Ed io che ho sempre un eskimo addosso uguale a quello che ricorderai,
    io, come sempre, faccio quel che posso, domani poi ci penserò se mai
    ed io ti canterò questa canzone uguale a tante che già ti cantai:
    ignorala come hai ignorato le altre e poi saran le ultime oramai...


  7. #7
    che cacchio ci azzecca eskimo con via paolo fabbri?
    Potere e Potenza

  8. #8
    Lo sento da oltre il muro
    che ogni suono fa passare
    l'odore quasi povero
    di roba da mangiare;
    lo vedo nella luce
    che anch'io mi ricordo bene
    di lampadina fioca,
    quella da trenta candele
    Fra mobili che non
    hanno mai visto altri splendori
    giornali vecchi ed angoli
    di polvere e di odori
    Fra i suoni usati e strani
    dei suoi riti quotidiani
    mangiare, sgomberare,
    poi lavare piatti e mani
    Lo sento quando torno
    stanco e tardi la mattina
    aprire la persiana
    tirare la tendina
    e mentre sto fumando
    ancora un'altra sigaretta
    andar piano, in pantofole,
    verso il mondo che lo aspetta
    E poi lo incontro ancora
    quando viene l'ora mia
    mi da un piacere assurdo
    la sua antica cortesia
    "Buon giorno, professore,
    come sta la sua signora?
    E i gatti? E questo tempo
    che non si rimette ancora!"
    Mi dice cento volte
    tra la rete dei giardini
    di una sua gatta morta,
    di una lite coi vicini
    E mi racconta piano,
    col suo tono un po' sommesso,
    di quando lui e Bologna
    eran più giovani di adesso.
    Io ascolto, e i miei pensieri
    corron dietro alla sua vita,
    A tutti i volti visti
    dalla lampadina antica
    A quell'odore solito
    di polvere e di muffa
    A tutte le minestre
    riscaldate sulla stufa
    A quel tic tac di sveglia
    che enfatizza ogni secondo
    A co.me da quel posto
    si può mai vedere il mondo
    A un'esistenza andata
    in tanti giorni uguali e duri
    A come anche la storia
    sia passata tra quei muri
    Io ascolto e non capisco
    e tutto intorno mi stupisce
    La vita com'è fatta
    e come uno la gestisce
    E i mille modi, e i tempi,
    e le possibilità ,
    le scelte, i cambiamenti,
    il fato, le necessità
    E ancora mi domando
    se sia stato mai felice,
    se un dubbio l'ebbe mai,
    se solo oggi si assopisce
    Se un dubbio l'abbia avuto
    poche volte oppure spesso
    Se è stato sufficiente
    sopravvivere a se stesso.
    Ma poi mi accorgo che
    probabilmente è solo un tarlo
    di uno che ha tanto tempo,
    ed anche il lusso di sprecarlo
    Non posso, non so dir per niente
    se peggiore sia,
    a conti fatti la
    sua solitudine o la mia.
    Diremo forse un giorno
    "Ma se stava così bene.."
    Avrà il marmo con l'angelo
    che spezza le catene
    coi soldi risparmiati
    un po' perchà© non si sa mai
    un po' per abitudine,
    e son sempre pronti i guai
    Vedremo visi nuovi,
    volti dai sorrisi spenti
    "Piacere..."
    "àˆ mio..",
    "Son lieto.."
    "Eravate suoi parenti?"
    E a poco a poco andrà via
    dalla nostra mente piena,
    soltanto un'impressione, che ricorderemo appena
    soltanto un'impressione, che ricorderemo appena
    Potere e Potenza

  9. #9
    Utente bannato
    Registrato dal
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    1,144
    frugare nei vecchi mp3?

    One week of struggling
    On the real world is..
    So you can see !!!

    Feel your soul and...
    Shape your mind to warfare
    It’s all for real

    Live your life
    Not the way they taught you
    Do what you feel !

    Survive the jungle
    Give me blood
    Give me pain
    These scars won’t heal

    What were you thinking
    What a wonderful world !!!
    You’re full of shit

    Leave it behind
    They don’t care if you cry
    All is left is pain

    Can you take it ?
    Can you take it ?
    Can you take it ?
    Can you take it ?

    The only way
    To get away
    Kill your pride
    Attitude

    I won’t take it
    I won’t take it
    I won’t take it
    I won’t take it

    So in the end
    I want to see some respect
    ( I said )
    You better show some respect
    ( I said )
    Attitude and respect

  10. #10
    Non starò più a cercare parole che non trovo
    per dirti cose vecchie con il vestito nuovo,
    per raccontarti il vuoto che, al solito, ho di dentro
    e partorire il topo vivendo sui ricordi, giocando coi miei giorni, col tempo...

    O forse vuoi che dica che ho i capelli più corti
    o che per le mie navi son quasi chiusi i porti;
    io parlo sempre tanto, ma non ho ancora fedi,
    non voglio menar vanto di me o della mia vita costretta come dita dei piedi...

    Queste cose le sai perchè siam tutti uguali
    e moriamo ogni giorno dei medesimi mali,
    perchè siam tutti soli ed è nostro destino
    tentare goffi voli d' azione o di parola,
    volando come vola il tacchino...

    Non posso farci niente e tu puoi fare meno,
    sono vecchio d' orgoglio, mi commuove il tuo seno
    e di questa parola io quasi mi vergogno,
    ma c'è una vita sola, non ne sprechiamo niente in tributi alla gente o al sogno...

    Le sere sono uguali, ma ogni sera è diversa
    e quasi non ti accorgi dell' energia dispersa
    a ricercare i visi che ti han dimenticato
    vestendo abiti lisi, buoni ad ogni evenienza, inseguendo la scienza o il peccato...

    Tutto questo lo sai e sai dove comincia
    la grazia o il tedio a morte del vivere in provincia
    perchè siam tutti uguali, siamo cattivi e buoni
    e abbiam gli stessi mali, siamo vigliacchi e fieri,
    saggi, falsi, sinceri... coglioni!

    Ma dove te ne andrai? Ma dove sei già andata?
    Ti dono, se vorrai, questa noia già usata:
    tienila in mia memoria, ma non è un capitale,
    ti accorgerai da sola, nemmeno dopo tanto, che la noia di un altro non vale...

    D' altra parte, lo vedi, scrivo ancora canzoni
    e pago la mia casa, pago le mie illusioni,
    fingo d' aver capito che vivere è incontrarsi,
    aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare,
    bere, leggere, amare... grattarsi!
    "Io, Filemazio, protomedico matematico astronomo, forse saggio. Ridotto come un cieco a brancicare attorno, non ho la conoscenza od il coraggio per fare quest'oroscopo, per divinare responso."

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